Economia & Impresa sociale 

Da Fondazione Poste Insieme 639mila euro a 16 nuovi progetti

«È una scelta strategica», ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo, Francesco Caio, «all’interno del processo più ampio di responsabilità sociale d’impresa che Poste italiane sta coniugando a tutti i livelli».

di Vittorio Sammarco

C’è il rilancio del Numero di telefono unico europeo per minori scomparsi (116.000), promosso e sostenuto dal Telefono Azzurro; e il Servizio Bussola dell’ALA di Milano, con percorsi di orientamento e inserimento lavorativo per le fasce deboli e i giovani neet; c’è Mamma sempre e ovunque, perché i figli di madri detenute, possano vivere in ambienti fisico-psichici adeguati, e quelli delle associazioni Alveare per il Sociale Onlus, e Il Sole Onlus, che con i progetti “Cambio se mi scambio” e “SOS Scuola” si occupano in Campania di minori a rischio di dispersione o di abbandono scolastico, in quartieri difficili come Scampia a Napoli. Ma non solo questi.

A meno di un anno dalla nascita (16 aprile 2015) la Fondazione Poste Insieme onlus ha presentato ieri in conferenza stampa i 16 nuovi progetti finanziati per concretizzare la sua mission, ossia sostenere “iniziative volte alla tutela dei diritti civili di soggetti svantaggiati, con particolare riferimento all’infanzia, alla gioventù, alla famiglia, alle pari opportunità, alle persone con disabilità e agli anziani.”

639 mila euro in tutto (obiettivo è arrivare al milione previsto entro l’anno) grazie alla partecipazione, il coordinamento e la ottimizzazione delle risorse aziendali destinate ad attività sociali di tutte le società controllate dalla Capogruppo.

Una presenza «istituzionale organica a sostegno delle politiche d’inclusione e solidarietà sociale», prevede anche un sostegno «alla creazione di reti solidali» tra le organizzazioni del terzo settore. E, inoltre, anche a promuovere direttamente il volontariato tra gli stessi 140mila dipendenti del Gruppo. «È una scelta strategica – ha affermato l’amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio – all’interno del processo più ampio di responsabilità sociale d’impresa che Poste italiane sta coniugando a tutti i livelli». Per questo, sottolinea in conclusione la presidente Luisa Todini – «in questo processo siamo pronti ad accettare tutte le critiche per correggere il tiro e colmare e intercettare al meglio i bisogni del mondo al quale ci rivolgiamo».

Un mondo, come fa presente Stefano Tabò, presidente di Csvnet, la rete dei Centri di servizio per il volontariato, “che c’è, esprime delle esigenze e deve potersi incontrare con chi offre delle opportunità, come questa. Perciò cercheremo di capire come arrivare in futuro al più ampio numero possibile di realtà”, con le prossime linee guida che Poste lancerà.

Gli altri progetti finanziati sono: “Il Viaggio del Sig. Down nel Mondo dei Grandi”, con l’AIPD in Toscana, che propone servizi e attività per rispondere, in modo concreto, alle esigenze dei piccoli con Sindrome di Down e alle loro famiglie; “Nuovamente” a Bologna, che con “Adozione e Sussidiarietà: dai giovani, per i giovani”, si occupa di offrire corsi di ausilio/formazione gratuiti per studenti in difficoltà scolastica e/o sociale; il Centro Regionale S.Alessio – Margherita di Savoia per i ciechi nel Lazio, con percorsi riabilitativi/culturali per disabili; “Salute e servizi in rete”, che coinvolge sette sobborghi nel Comune di Alessandria, per garantire concretamente il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa includendoli nella vita sociale della comunità; L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che con “Oltre le sbarre” offre ai giovani degli Istituti di Pena di Catania e Acireale la possibilità di vivere in un contesto positivo; “Energie Resistenti”, di Cooperarci, che intende promuovere un’idea positiva della terza età; “Emporio della solidarietà”, di

CRS Cooperativa Roma Solidarietà, promossa dalla Caritas, che dà sostegno alle persone e alle famiglie in difficoltà per evitare la cronicizzazione del disagio e supportare il superamento della crisi economica-sociale nel Lazio; lo “Sviluppo digitale dei senior” (Senior-ITalia-Federanziani) che prevede realizzazione e diffusione sul territorio nazionale di due supporti digitali; “Job-Lab”, proposta dalla Società Cooperativa Sociale In-Presa per l’inserimento lavorativo di giovani dai 15 ai 24, i famosi neet; la Cooperativa Officina Creativa che con “Tradizioni e mestieri: dalla qualità del cibo alla qualità della vita” attiva un percorso di reinserimento lavorativo rivolto a minori della pugliese; infine Vivi la Vita onlus che con “Telesoccorso” prevede l’aggiornamento delle apparecchiature utilizzate nella Centrale Operativa H24 di Novara.


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