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Sostegno di papa Francesco alla Via Crucis “Donne crocifisse”

All’Angelus del 21 febbraio il pensiero particolare del pontefice dedicato all’iniziativa lanciata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in programma domani, venerdì 26 febbraio, per sensibilizzare sulla condizione delle vittime della tratta. Nuove adesioni all’iniziativa

di Antonietta Nembri

Al termine dell’Angelus di domenica 21 febbraio Papa Francesco ha rivolto «un pensiero particolare alla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dal Servo di Dio Don Oreste Benzi, che venerdì prossimo promuoverà per le strade di Roma una “Via crucis” di solidarietà e di preghiera per le donne vittime di tratta». (qui sotto il video)

Parole che l'associazione – presente in piazza San Pietro con una delegazione – ha accolto con gratitudine. «Confidiamo che anche grazie alle parole del Papa saremo in molti venerdì a scendere in strada a fianco delle vittime della prostituzione», ha detto Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII. «Ringrazio di cuore Papa Francesco per il suo incoraggiamento. Conosciamo la sua sensibilità per il dramma delle donne e ragazzine vittime di sfruttamento e di violenza per alimentare il mercato della prostituzione».

La Via Crucis di solidarietà e preghiera per le giovani donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con la Pastorale Vocazionale della Diocesi di Roma partirà venerdì 26 febbraio alle ore 19,30 dalla Chiesa di Santo Spirito in Sassia e si snoderà lungo alcune vie della Capitale facendo tappa in sette “stazioni” dove si potranno ascoltare riflessioni e testimonianze delle vittime di questo mercato di esseri umani.

Molte le adesioni già pervenute da parte di enti e personalità del mondo civile e religioso.
Come quella delle Acli di Roma e delle Acli del Lazio che, per bocca delle rispettive presidenti, Lidia Borzì e Alessandra Bonifazi dichiarano: «Aderiamo alla Via Crucis per le donne crocifisse grazie alla quale ancora una volta si accendono i riflettori su una vera e propria tragedia che colpisce tante donne vittime della tratta, della prostituzione coatta e delle violenze. Le Acli hanno nel loro Dna la tutela e la promozione della persona soprattutto quando si tratta di donne vittime della tratta la cui dignità è calpestata e offesa» concludono Borzì e Bonifazi. «Per questo motivo saremo accanto agli amici della Comunità Giovanni XXIII per testimoniare che non sono soli in questa vera e propria battaglia di civiltà».

Anche l’Unitalsi di Roma aderisce alla "Via Crucis di solidarietà e preghiera per le giovani donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza" e come ricorda il presidente di Unitalsi Roma Emanuele Trancalini il sostegno all’iniziativa nasce fin dalla prima edizione «perché siamo convinti che solo facendo rete si potrà combattere chi lucra sulla tratta delle donne con violenze e abusi». Inoltre «Anche quest'anno la nostra associazione ha messo a disposizione oltre 50 volontari per fare in modo che la manifestazione si svolga nel migliore dei modi» conclude Trancalini.


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