Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Garanzia Giovani: eppur funziona

Nonostante i numerosi aspetti critici della Garanzia Giovani (GG), va preso atto che qualcosa ha funzionato e, a poco più di un anno e mezzo dal suo avvio, il bilancio non sembra del tutto fallimentare, anzi. Aspetti innovativi e criticità dell’implementazione

di Redazione

Nonostante i numerosi aspetti critici della Garanzia Giovani (GG), va preso atto che qualcosa ha funzionato e, a poco più di un anno e mezzo dal suo avvio, il bilancio non sembra del tutto fallimentare, anzi. Con il trascorrere dei mesi una serie di risultati positivi emerge piuttosto chiaramente dai report di monitoraggio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di ISFOL. Anche la Relazione 2015 della Commissione Europea sull’Italia evidenzia che “si sono verificati diversi sviluppi positivi nel quadro del piano di attuazione della Garanzia per i Giovani, anche se sostenere i giovani nel passaggio dalla scuola al lavoro rimane una sfida impegnativa e le misure contro la disoccupazione giovanile sono state insufficienti.”

In via generale, preme segnalare alcuni elementi innovativi che Garanzia Giovani ha introdotto nel campo delle politiche attive del lavoro in Italia, ambito investito da trasformazioni e cambiamenti di policy quasi paradigmatici, sotto i riflettori anche per la salienza politica ad esso attribuita dai recenti governi italiani e soprattutto dal governo Renzi. In particolare, si vogliono evidenziare i dati positivi che i report di monitoraggio su GG mostrano in termini di crescita sia delle registrazioni dei Neet sia delle azioni e misure attivate: tali dati evidenziano sia il continuo e regolare aumento delle adesioni al programma da parte dei giovani NEET sia la crescente capacità di risposta da parte delle regioni e dei servizi per l’impiego, pubblici e privati, di prendersi carico dei giovani, di sottoscrivere con ciascuno di essi un patto di servizio, di offrire loro le misure attivate dai piani regionali.

Tutto ciò a dimostrare che, a dispetto delle critiche e delle aspettative negative, sembrerebbe essersi innescato qualche circolo virtuoso, con differenze sensibili fra le regioni, che può essere attribuito alle sinergie attivatesi nel processo d’implementazione di Garanzia Giovani nell’arco dell’ultimo anno. Ne vogliamo dare conto qui di seguito, spezzando una lancia a favore della capacità di risposta di diverse regioni e del sistema dei Servizi per l’impiego, oltre che ovviamente dei giovani che ‘non si scoraggiano’ e continuano ad iscriversi a GG, nell’ordine di diverse migliaia a settimana. Quest’ultimo in particolare ci pare un ottimo segnale di fiducia che viene dai destinatari di GG, insieme ad altri che emergono dai Rapporti su Garanzia Giovani di Isfol (novembre 2015, febbraio 2016) e che riguardano appunto le capacità attuative (tempi di profiling, programmazione attuativa regionale, attivazione delle diverse misure), le risorse aggiuntive, il grado di soddisfazione dei giovani NEET. Diversi infine sono anche i segnali che indicano la prosecuzione dell’esperienza di GG con altri mezzi e in altri ambiti. Effetti non previsti di un fallimento annunciato.

Le innovazioni della GG

Garanzia Giovani rappresenta un’innovazione comunque positiva per l’Italia, avendo avuto il merito di inserire per la prima volta nell’agenda istituzionale del governo italiano la questione dei giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training). Diversi studiosi hanno infatti evidenziato come i giovani in Italia siano una non-categoria, come ad essi siano state dedicate risorse progressivamente decrescenti, tanto da porre i presupposti per un conflitto generazionale fra adulti garantiti (occupati-disoccupati-pensionati) e giovani privi di ogni garanzia presente e futura (Marrone 2015; Rosina 2015). Garanzia Giovani ha gettato le basi per una futura policy destinata ai giovani NEET, visto che grazie ad essa questo acronimo diventa un target, indica un problema prima non affrontato e ne individua i destinatari. Complice anche il perdurare della crisi e dell’elevata disoccupazione giovanile (che rimane al 40%), sulla questione si è innescato un dibattito pubblico circostanziato – non solo giornalistico – focalizzato sull’emergenza italiana dei giovani inattivi e scoraggiati, sulla loro difficile ricerca di prima occupazione, sulla loro crescente disponibilità alla mobilità (o fuga) verso l’estero.

Il secondo aspetto innovativo di GG è costituito dal sistematico e continuo monitoraggio dell’attuazione del piano nazionale e dei piani regionali nelle loro diverse componenti, nonché dal sistema informativo che è stato attivato. Tale sistema, a partire dalla registrazione di ogni giovane NEET, testimonia in continuo lo “stato” del giovane in GG, in una ‘tracciatura informatica’ che interviene dall’adesione e prosegue per tutto il suo percorso fino al completamento dello stesso o alla sua interruzione. Non vi è programma di policy in Italia che sia stato monitorato nella sua attuazione – in tutte le regioni, settimana dopo settimana – con maggiore cura e che abbia prodotto report e dati così numerosi (87 i Report settimanali disponibili sul sito ministeriale; 37 i Report settimanali, 12 i Report mensili e 3 i Report tematici elaborati da ISFOL dal maggio 2015 ad oggi).

L'analisi completa su Secondo welfare


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA