Attivismo civico & Terzo settore

Costalli: «Senza radici cristiane L’Ue è destinata alla decadenza»

È questo l’appello lanciato dal Consiglio Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori dal presidente Carlo Costalli. «Sognato un’Europa Unita attorno ai valori, che porti alla costruzione “di ponti e non di muri”, come chiede Papa Francesco»

di Redazione

Si è concluso con un forte appello a rilanciare e difendere l’ideale di Europa unita, il Consiglio Nazionale del MCL, riunito a Roma.

Una necessità storicamente ancorata in modo saldo all’identità stessa del Movimento, come sottolineato anche nel corso della presentazione del libro “Giovanni Bersani: una vita per gli altri”, opera dedicata alla storia di uno dei padri fondatori del MCL, scomparso centenario due anni fa, europeo eccezionale il quale a suo tempo, da

vicepresidente del Parlamento Europeo, ha saputo incidere profondamente nella realizzazione di una casa comune europea.

«Valori europei forti, che sono un tema tutto nostro», ha tenuto a sottolineare il presidente del MCL, Carlo Costalli, rivolgendosi alla platea degli oltre 150 Consiglieri Nazionali provenienti da tutta Italia. Costalli si è soffermato «sul sogno di un’Europa Unita attorno ai valori, che porti alla costruzione “di ponti e non di muri”, come ha splendidamente ribadito ieri, nel suo accorato appello, Papa Francesco».

«Un sogno, quello di Papa Francesco, che noi del MCL stiamo lavorando duramente per realizzare», ha continuato Costalli, «nella ferma convinzione che individualismo e consumismo siano dei virus estremamente pericolosi per le democrazie occidentali. In realtà senza valori, e per noi senza un riconoscimento delle radici cristiane, la UE rischia una decadenza irreparabile».

Per Costalli l’Europa “deve tornare all’origine della sua essenza popolare, ripensando i valori che furono alla base della sua costituzione, per rispondere alle reali attese di un popolo e rilanciare verso una forte unità contrastando le tendenze alla disgregazione che si fanno sempre più pressanti. Serve un profondo cambio di rotta verso un’Europa unita non solo economicamente, che è ancora ben poca cosa, ma soprattutto politicamente e a livello sociale».

«Temi questi che sono alla base dell’attenzione del MCL verso l’intera area del Mediterraneo che deve tornare a dialogare, a creare solidi legami di amicizia e di scambio, per costruire un futuro di pace», ha concluso il Presidente del MCL.


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