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A Lampedusa arriva “The Bridge”, uno stadio per l’aggregazione

Presentato in Vaticano dal presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, il progetto di B Solidale, ispirato alle parole di Papa Francesco, sarà ultimato nel 2017. «Quando l’impianto sarà terminato chiederemo alla Nazionale di venire a giocare». L'opera costerà 2 milioni di euro

di Lorenzo Maria Alvaro

«In un momento in cui si costruiscono muri, noi costruiamo un ponte». Con queste parole il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, ha presentato, presso la Pontificia Accademia delle Scienze all'interno del Vaticano, The Bridge – Un ponte per Lampedusa, il progetto che vede impegnata la piattaforma sociale B-Solidale nella realizzazione, entro il 2017, di uno stadio per l'isola di Lampedusa.

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Alcuni rendering del progetto

«Lampedusa per noi è diventato un punto di riferimento importante di aggregazione – ha aggiunto il numero uno della Lega di B -, questo è un progetto che non ha confini, un modello di sviluppo non solo per la realizzazione di un nuovo stadio ma anche per la crescita a 360 gradi dei ragazzi del luogo. Per questo accompagneremo per cinque stagioni sportive le squadre di Lampedusa che hanno avuto anche tante difficoltà a partecipare ai campionati nazionali proprio perché Lampedusa è così lontana».

Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha espresso, «la gratitudine più grande, da parte mia, dell'amministrazione comunale e di tutta la comunità», per il progetto di realizzazione di un nuovo stadio sull'isola, promosso da B-Solidale, la piattaforma sociale della Lega di B. «Lo sport incarna i valori della solidarietà, dell'incontro, non esistono nemici ma sono avversari», ha aggiunto.

«Questo campo di calcio è tanto simbolico, perché era quello dove concentrammo i tunisini quando nel 2011 ci fu la primavera araba e che portò Lampedusa a sostituire le istituzioni per assistere questa umanità sperduta. Dal viaggio di Papa Francesco è iniziato il riscatto dell'isola – ha concluso il sindaco di Lampedusa – la fine della nostra solitudine. Noi lì siamo al fronte e sentiamo una responsabilità maggiore stando nei luoghi di confine, i più caldi della storia. Da lì osserviamo in faccia e comprendiamo la disperazione di chi decide di attraversare il mare per arrivare in Europa: Lampedusa, in questo momento ne è la faccia migliore».

«Chiederemo alla Nazionale di venire allo stadio di Lampedusa, così come abbiamo chiesto di poter calendarizzare in quello stadio una partita delle under azzurre. Sarà molto emozionante, e siamo convinti che la Figc non farà mancare il suo appoggio», ha annunciato ancora Abodi.


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