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Cooperazione & Relazioni internazionali

Cecile Kyenge: “A quando la giustizia per Beni?”

"Oggi sono Beni". Così Cecile Kyenge ha aperto oggi il suo discorso al Parlamento europeo per denunciare le violenze che stanno martoriando le popolazioni civili di Beni, nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Lo ha fatto parlando a nome delle donne violentate della città martire congolese, che chiedono alla Comunità internazionale silenziosa: "A quando la giustizia per Beni?"

di Redazione

Oggi sono Beni.

#JeSuisBeni

Perché proprio questa mattina sono andata oltre il mio percorso abituale, anziché restarmene tranquilla a casa con i miei bambini? Perché non ho chiesto a mio marito di accompagnarmi? Perché non ho deciso di far parte di quegli oltre 400 mila connazionali che hanno lasciato il paese proprio per sfuggire a queste violenze? Si, ma per andare dove? In Europa? In Sud Africa? E se poi ci avessero rispedito indietro dicendo che non siamo titolari di protezione internazionale dove saremmo ritornati, a Beni?

Eppure mi sentivo al sicuro qui, la sede della MONUSCO è poco distante, loro hanno il mandato di proteggerci, è la comunità internazionale che li ha voluti.

Però in fondo è un bene che fossi sola, così la mia famiglia è al sicuro, almeno per il momento.

E poi ho risparmiato loro uno spettacolo disumano, queste bestie non si sono limitati a violentarmi, hanno infierito con lame e rastrelli e poi hanno completato l’opera bruciandomi. Ero ancora cosciente ma non ho avuto paura, ho pensato a voi, ai miei bambini, e tutto è finito in un attimo.

Nonostante tutto sono felice.

Sono felice perché non ho riconosciuto volti noti tra gli spettatori del villaggio obbligati ad assistere a questi massacri. Sono felice perché in quest’ultima retata eravamo principalmente adulti, pochissimi bambini fortunatamente. E in quel inferno non hanno resistito molto, se ne sono andati quasi subito. Inoltre sono felice perché nessuno vedrà le rotture del mio corpo dopo ore e ore di torture; è una grande fortuna che alla comunità internazionale interessi poco quello che succede qui, nell’est del Congo, e che i media hanno altro di cui occuparsi.

Cari colleghi, da ottobre 2014 a marzo 2016 nei territori di Beni, Lubero e Butembo 1200 persone sono state massacrate nell’indifferenza generale. Il rischio è il genocidio.

E’ una vergogna. Nessuna impunità per i responsabili di questi massacri. A quando la giustizia per Beni?

#JeSuisBeni


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