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Palermo, cittadini e organizzazioni contro la paralisi dei servizi sociali

Si chiama “Rumore” ed è una pagina Facebook lanciata da cittadini, beneficiari dei servizi, associazioni e cooperative sociali. Una vera e propria piattaforma di scambio e condivisione da cui è nata la convocazione di un’assemblea pubblica

di Elisa Furnari

La difficile situazione della gestione dei servizi sociali a Palermo non sembra trovare soluzione, l’abbiamo denunciato lo scorso 6 settembre constatando che ancora oggi permane lo stato di paralisi.

Cittadini, beneficiari dei servizi, associazioni e cooperative sociali hanno scelto di mantenere alta l’attenzione su questo tema creando su Facebook il gruppo “RUMORE”, divenuto ormai piattaforma di scambio e condivisione tra cittadini e organizzazioni.

Dal social network all’incontro reale il passo è stato breve, i promotori di RUMORE hanno infatti convocato per domani martedì 20 settembre alle ore 16.00 all’”Auditorium Giuseppe Di Matteo” a Brancaccio un’assemblea pubblica alla quale prenderanno parte non solo associazioni del privato sociale che operano quotidianamente a sostegno delle fragilità, ma anche cooperative sociali e soprattutto cittadini, gli stessi che oggi lamentano servizi assenti o insufficienti.

L’auspicio degli organizzatori era quello di vedere tra le fila del Teatro anche rappresentanti delle Istituzioni invece i vertici di Palazzo d’Orleans scelgono una strada diversa e convocano per lo stesso giorno due incontri, un tavolo sulle povertà la mattina ed una riunione con gli enti gestori degli SPRAR della città il pomeriggio, addirittura in contemporanea all’assemblea di RUMORE.

«Riteniamo che una Amministrazione comunale attenta ai bisogni della propria cittadinanza», dichiara Rosi Pennino, presidente dell’associazione “PARLAUTISMO ONLUS” e animatrice del gruppo RUMORE, «ed in questo caso dei propri cittadini più deboli, avrebbe dovuto moltiplicare i luoghi del confronto e non boicottarne qualcuno forse giudicato troppo pericoloso per lo “status quo”. Sia chiaro, tutti noi avremmo certamente applaudito ed accolto un Sindaco ed una Amministrazione comunale che, senza alcun bisogno di formale invito, avesse deciso di venire ad ascoltare il nostro RUMORE. Con rammarico invece constatiamo che, come consuetudine, il Potere intende preservare se stesso piuttosto che favorire il pluralismo ed il moltiplicarsi delle occasioni di incontro, ritenendo invece più opportuno veicolare il dibattito esercitando un controllo su di esso. Noi non torneremo indietro, ci dispiace, stavolta no. . Vogliamo che finalmente questa bellissima Città possa far sentire la propria voce in modo chiaro, libero e, consentiteci, democratico! Vi aspettiamo!».

Sullo sfondo di quella che ormai è più di un’emergenza anche il tema dei fondi messi a disposizione da Europa, Stato e Regione per le politiche sociali, oltre 8milioni che secondo i promotori di RUMORE l’amministrazione Orlando non sa né intercettare né spendere.

Vi aggiorneremo sugli esiti dell’assemblea.


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