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Dalla cura al prendersi cura, verso una pediatria all’altezza dei bambini

Ieri 10 ottobre Fondazione Abio ha presentato, al Ministero della Salute, il Manuale per la Certificazione della Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale di Abio/Sip. «L’obiettivoè quello di impegnarsi a livello nazionale affinché la parola umanizzazione sia sempre il motore di atti concreti e si traduca quindi davvero in maggiori servizi per bambini», ha dichiarato Vittorio Carnelli, il presidente della Fondazione

di Redazione

Il concetto alla base della moderna pediatria non è più solo quello di curare il bambino e l’adolescente, ma di prendersene cura, in un contesto più ampio e completo nel quale le cure rivestono un ruolo fondamentale, ma integrate dall’accoglienza in ospedale, dall’ambiente del reparto, dalla presenza di volontari, da una certificazione che attesti questa attenzione alla centralità del bambino e della sua famiglia.

Se ne è discusso in occasione della presentazione del Manuale per la Certificazione della Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale di ABIO/SIP, avvenuta al Ministero della Salute con il Ministro Beatrice Lorenzin. Alla presenza di operatori della sanità e della stampa, il Presidente di Fondazione ABIO Italia Onlus Vittorio Carnelli, nel ricordare il grande lavoro degli ultimi anni per la sensibilizzazione delle pediatrie italiane alla Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale di ABIO/SIP, da cui è nato il Manuale, ha ricordato il primo decennale della Fondazione e ha affermato che «l’obiettivo attuale è quello di impegnarsi a livello nazionale, insieme con le istituzioni, gli ospedali, i medici e tutto il personale che vi opera, affinché la parola umanizzazione sia sempre il motore di atti concreti e si traduca quindi davvero in maggiore attenzione e migliori servizi per bambini, adolescenti e genitori. In questa direzione va il Manuale, che Fondazione ABIO mette a disposizione di tutti coloro – medici e strutture ospedaliere – che vogliano avviare un processo di valutazione del loro livello di assistenza, per poterlo misurare, migliorare e rendere adeguato alle nuove esigenze dei pazienti».

Un ruolo fondamentale in questo percorso lo svolgono ovviamente i pediatri, e il Vicepresidente della SIP, Alberto Villani, ha infatti evidenziato che «avere delle strutture ospedaliere attive in ambito pediatrico che decidono di adeguarsi a standard di qualità concordati ed accreditati è un obiettivo irrinunciabile per dare una garanzia concreta ai bambini e alle loro famiglie. SIP, società italiana pediatria, è orgogliosa di aver dato un contributo fondamentale nella crescita di questo progetto ed è certa che le Unità Operative di Pediatria degli ospedali certificati nel paese grazie a questo Manuale aumenteranno ulteriormente, in vista di una Pediatria italiana sempre di più “All’Altezza dei Bambini”, in grado anche di “farsi carico” e di “prendersi cura” sino in fondo, in modo globale, dei bambini e delle loro famiglie».

In chiusura dell’incontro il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, testimone di Fondazione ABIO Italia sul tema dei diritti dei bambini in ospedale, ha dichiarato che «la sanità italiana ha molti meriti; gli operatori – medici, infermieri, tecnici – sono quasi sempre preparati ed umani. Speriamo così che la professionalità, le capacità diagnostiche e le procedure siano le migliori possibili. Confidiamo che i nostri figli vengano curati, e possano ritornare presto al loro mondo di bambini sani, togliendoci dall’ansia e dall'angoscia. Garanzie? Non ne abbiamo. Ecco perché ABIO insiste per la certificazione della qualità delle pediatrie degli ospedali. Non per sfiducia nelle strutture sanitarie italiane; ma per dare alle famiglie più informazioni e più capacità di scelta. In definitiva, più tranquillità. I bambini sono troppo importanti per affidarli ad occhi chiusi».