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Bettoni: «Riconosciuta la natura risarcitoria della rendita Inail»

Il presidente di Anmil annuncia con soddisfazione l'approvazione di un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra di Bilancio per il 2017 grazie al quale si riconosce che quella dell'Inail è una prestazione economica di natura risarcitoria del danno subito da chi ha avuto un infortunio sul lavoro

di Redazione

Soddisfazione. È quella che esprime il presidente di Anmil, Franco Bettoni (a sinistra) alla notizia che, nella mattina di giovedì 24 novembre, il Senato ha approvato, in via definitiva, il testo del disegno di legge di conversione, con una misura elaborata da Anmil: il riconoscimento che la rendita Inail non è una fonte di ricchezza. «È con un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra di Bilancio per il 2017 che finalmente ci arriva il riconoscimento legislativo della natura giuridica della rendita Inail», annuncia Bettoni. La misura, sostenuta durante il passaggio alla Camera dal relatore, il bergamasco Giovanni Sanga, e accolta dal Governo il quale, per molto tempo, ha portato avanti in Parlamento questa importante battaglia dell’associazione in favore della categoria.

La rendita erogata dall’Inail a infortunati sul lavoro e a quanti hanno contratto una malattia professionale, finora è stata esente da imposizione fiscale in forza di un orientamento amministrativo e giurisprudenziale consolidato; tuttavia era necessario che tale principio fosse riconosciuto anche e principalmente in un provvedimento di rango legislativo, senza il quale non era escluso che la rendita potesse essere toccata da misure di diverso indirizzo.

Al 31 dicembre 2015 le rendite gestite dall’Inail erano oltre 755mila, con 16.993 nuove costituzioni solo lo scorso anno. Numeri importanti per una prestazione che non aveva ancora mai ricevuto il giusto riconoscimento, comportando effetti penalizzanti sui suoi titolari.

Il decreto dispone, invece, espressamente che la rendita Inail è una prestazione economica di natura risarcitoria del danno subito dall’assicurato, per effetto dell’infortunio sul lavoro o della malattia professionale e per questo non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini tributari.

«Una grande vittoria», ha precisato il presidente nazionale Anmil Franco Bettoni «che mette in chiaro una volta per tutte che la rendita Inail non è una fonte di ricchezza, ma il risarcimento per un danno subito dal lavoratore e, in quanto tale, non può essere contemplata nel reddito di chi la percepisce».

In apertura foto di Justin Sullivan/Getty Images