Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Malasanità: il 2% dei fondi sanitari in fumo per errori medici

Nei giorni in cui si parla della coppia di sanitari presunti killer, si apprende che secondo Eurobarometro, 1 cittadino europeo su 5 ha subito danni in famiglia a causa di errori sanitari, mentre in Italia si registrano 93 denunce di malpractice al giorno. Un fenomeno in continua ascesa che provoca costi medi pari a 2 miliardi l’anno. Ma sono tantissimi i medici accusati ingiustamente

di Gabriella Meroni

Dilaga anche in Italia il fenomeno della medical malpractice, ovvero le denunce di errori sanitari che in tutta Europa sono aumentate del 38% negli ultimi cinque anni, secondo dati Eurobarometro. E sempre in Europa, il 23% dei cittadini dichiara di avere avuto personalmente o in famiglia problemi causati da errori medici, mentre il 68% ritiene che gli errori medici e di errata prescrizione dei farmaci siano tra i problemi più rilevanti di cui sono fortemente preoccupati, senza tener conto dell’alea terapeutica. Venendo all’Italia, sconvolta in questi giorni per il caso dei due sanitari presunti killer di Saronno, secondo un’indagine dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), in un anno solare si registrano circa 34.000 denunce di cittadini per danni subiti da medici privati e nelle strutture sanitarie: oltre 93 in media ogni giorno. Considerato che un risarcimento si aggira tra i 25.000,00 e i 40.000,00 Euro, il costo economico della malpractice potrebbe giungere a superare i 2 miliardi di Euro l’anno, ovvero il 2% del FSN (fondo sanitario nazionale).

I medici, ovviamente, non stanno a guardare. E in mancanza di una legge specifica che affronti il problema del rischio professionale a 360 gradi, sanitario ma non solo, nascono reti di solidarietà come società di consulenza sulle polizze assicurative esistenti, che mettono a disposizione staff di legali convenzionati esperti del settore penale-sanitario, e si organizzano mobilitazioni per chiedere l’obbligo assicurativo per le strutture ospedaliere e un monitoraggio che faccia prevenzione e riduca il rischio clinico.

Non solo. Esiste anche una combattiva associazione, Amami, che riunisce 35mila medici accusati ingiustamente di malpractice. «Riceviamo quotidianamente richieste da parte di medici interessati a prevenire eventuali contenziosi», dichiara il dottor Maurizio Maggiorotti, chirurgo ortopedico e presidente dell’Associazione. «Siamo stanchi degli “avvoltoi della malasanità” che incentrano il loro business sul contenzioso medico/paziente, garantendo, tramite vere e proprie campagna pubblicitarie, risarcimenti facili e cospicui anche per cause senza alcun fondamento». In Italia – sottolineano ancora da Amami – non esiste un Osservatorio dell'errore medico, e gli unici dati reali sul fenomeno risalgono al 2010, quando, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’associazione raccolse i dati statistici emersi da dieci anni di attività della Procura di Roma: ebbene, su 100 medici indagati solo 1 risultò colpevole e venne giustamente condannato.

Nella foto, l'arresto di Leonardo Cazzaniga, l'anestesista di Saronno accusato di alcuni omicidi farmacologici


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA