Politica & Istituzioni

Meno tasse per tutti… nel 2017

Secondo la Cgia di Mestre, nell'anno che sta per iniziare le tasse per le famiglie dovrebbero potenzialmente ridursi di 2,9 miliardi di euro. Ecco i provvedimenti più interessanti varati dalla legge di bilancio

di Gabriella Meroni

Quelo che sta per inizire dovrebbe essere un "ano buono" per le famiglie sul fronte fiscale. II nuovi provvedimenti che entreranno in vigore il prossimo 1° gennaio, a seguito delle decisioni prese con la legge di Bilancio 2017 e con le leggi di Stabilità redatte negli anni precedenti, permetteranno alle famiglie di risparmiare 2,9 miliardi e alle imprese 4,5 miliardi di euro.

Lo fa sapere l’Ufficio studi della CGIA, che però avverte: il condizionale è d’obbligo, visto che l’analisi è al netto di un’eventuale manovra correttiva e la quasi totalità delle misure previste nel 2017 non interesseranno allo stesso modo tutti i contribuenti italiani. “Grazie a queste novità – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – la pressione fiscale ufficiale dovrebbe scendere nel 2017 al 42,3 per cento: 0,3 punti in meno di quella registrata nel 2016. Sebbene in calo, siamo comunque ancora lontani dal 41,5 per cento registrato prima della crisi, quando il rapporto debito/Pil, ad esempio, era al 100 per cento: un dato inferiore di oltre 30 punti a quello attuale”.

Le più importanti novità che interesseranno le famiglie italiane sono una quindicina. Dal punto di vista economico la più importante sarà la proroga delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico (607,7 milioni di euro). Seguiranno il bonus bebè erogato dall’Inps al settimo mese di gravidanza o di adozione (392 milioni di euro), i premi di produttività dei lavoratori dipendenti del settore privato (382,3 milioni di euro), il bonus cultura per i 18enni (290 milioni di euro), la mancata proroga del contributo di solidarietà del 3 per cento per i contribuenti con un reddito sopra i 300.000 euro (275,4 milioni di euro), l’estensione della “no tax area” per i pensionati over 75 (246 milioni di euro).


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