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Economia & Impresa sociale 

Sicurezza: Anmil, nel 2016 meno morti ma più infortuni sul lavoro

L’Associazione fa il punto sull’anno che si chiude, caratterizzato da alcune vittorie sul fronte dei diritti e tante battaglie ancora aperte per la sicurezza. Dopo un periodo di saldo negativo, torna infatti a crescere il numero degli infortuni sul lavoro, mentre calano vistosamente gli incidenti mortali. Fa riflettere il bilancio dei controlli: irregolari 6 imprese su 10

di Gabriella Meroni

Un calo importante dei morti sul lavoro, ottimi risultati sul fronte delle ispezioni, notevoli passi avanti dal punto di vista dei diritti ma una preoccupante inversione di tendenza per quanto riguarda gli infortuni. Ecco in sintesi il quadro del 2016 tracciato dall’Anmil, che in un comunicato fa il punto sulla sicurezza dei lavoratori in Italia. Un bilancio di fine anno che parte dal dato riferito al fenomeno infortunistico, che negli ultimi decenni ha mostrato una costante tendenza alla diminuzione, in particolare a partire dal 2008 e fino al 2014. Negli ultimi anni, tuttavia, si sta assistendo ad un rallentamento della favorevole dinamica, che aveva fatto registrare un -8,8% nel 2012, -6,8% nel 2013, -4,6% nel 2014 e – 4,0% nel 2015.

Nel 2016, nota l’Anmil, la situazione è peggiorata e si prospetta un bilancio infortunistico con un saldo che, dopo tanti meno, è destinato addirittura a cambiare di segno. Dai recenti dati pubblicati dall’Inail, infatti, dal 1° gennaio al 30 novembre 2016 si rileva un incremento delle denunce di infortuni sul lavoro di circa 5.200 unità, pari a +0,9%. I settori di attività in cui si riscontra la maggiore crescita infortunistica sono: Servizi alle imprese (+6,6%), i Trasporti (+5,1%), Fabbricazione di autoveicoli (+5,1%) e Metalmeccanica (+2,9%); mentre prosegue anche nel 2016 il calo degli infortuni in Agricoltura (-4,2%). Fortunatamente, per quanto riguarda le morti per incidenti sul lavoro, si registra un calo consistente delle denunce di 145 unità pari a -13,4%. Si tratta di un risultato fortemente positivo, anche perché nell’anno precedente si era verificata un’improvvisa crescita degli infortuni mortali di circa 100 unità.

Controlli più efficienti

Sul fronte della prevenzione, sottolinea l’Anmil, l’istituzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro «rappresenta senz’altro un importante passo avanti nel miglioramento del livello di effettività delle tutele e di una maggiore legalità nel mercato del lavoro». Istituito dal Jobs Act, l’Ispettorato è una nuova agenzia pubblica che mira a incentivare il rispetto della normativa vigente e della legalità, soprattutto attraverso l’individuazione – mediante controlli a campione – delle imprese che operano nell’irregolarità. Nel corso della presentazione dell’Ispettorato, che inizierà le attività a gennaio, il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha reso noti i risultati dell’attività ispettiva nei primi 9 mesi dell’anno: gli “accessi” presso imprese sono stati 103.348 e ci sono stati anche 5.104 accertamenti in materia di cassa integrazione e contratti di solidarietà. In totale, sono stati contestati illeciti a 57.307 imprese, con un tasso di irregolarità complessivo, quindi, pari a circa il 61%. I lavoratori “in nero” accertati sono risultati 30.416, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo 2015. L'INAIL ha ispezionato 14.716 aziende e riscontrato irregolarità nell'88% dei casi. I lavoratori irregolari accertati, compresi quelli in nero sono stati 44.330. L'INPS ha ispezionato 22.199 aziende rilevando irregolarità in 17.037 e trovando 17.736 lavoratori irregolari (7.065 completamente in nero).

Vogliamo raccogliere quello che di buono è stato seminato in questo 2016, riflettendo su numeri che ancora parlano di troppe vittime di lavoro. Per questo, il nostro lavoro proseguirà anche nell’anno che sta per iniziare con rinnovato impegno ed entusiasmo

Anmil si dichiara soddisfatta per alcuni risultati ottenuti a vantaggio dei lavoratori nel 2016. L’anno si è aperto con l’introduzione dell’adeguamento automatico degli indennizzi INAIL per il danno biologico: una grande conquista che assicurerà l’adeguamento annuale delle prestazioni, finora rivalutate solo in via straordinaria. Il lavoro dell’Associazione è proseguito sul fronte del reinserimento lavorativo degli invalidi del lavoro, che grazie alle sollecitazioni dell’ANMIL è stato attribuito alla competenza diretta dell’INAIL. In merito c’è da sottolineare un altro grande risultato di questo 2016, legato a una delle storiche battaglie per le vittime del lavoro, ossia il riconoscimento legislativo della natura risarcitoria della rendita INAIL, inserito nel Decreto Fiscale collegato alla manovra di Bilancio per il 2017: il decreto dispone espressamente che la rendita INAIL è una prestazione economica di natura risarcitoria del danno subito dall’assicurato, e per questo non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini tributari. Alla luce di questo importante riconoscimento legislativo, conclude la nota dell’associazione, l’ANMIL resta inoltre impegnata per ottenere la definitiva abolizione del divieto di cumulo tra le prestazioni liquidate dall’Inps a seguito di infortunio o malattia professionale e la rendita INAIL che ha per oggetto lo stesso evento invalidante, fino a concorrenza della rendita stessa. «Insieme vogliamo raccogliere quello che di buono è stato seminato in questo 2016», è la conclusione, «riflettendo tuttavia su numeri che ancora parlano di troppe vittime di lavoro. Per questo, il nostro lavoro proseguirà nell’anno che sta per iniziare con rinnovato impegno ed entusiasmo».


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