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Cooperazione & Relazioni internazionali

Non solo Regeni, diritti umani violati in Egitto

Un convegno a Milano vuol fare il punto sulla situazione egiziana a un anno dalla morte del ricercatore italiano ucciso al Cairo. Numerosi gli ospiti che presenteranno i tanti casi di attivisti vittime di soprusi, abusi, incarcerazioni arbitrarie, torture e ingiustizie

di Redazione

A un anno dalla scomparsa di Giulio Regeni e alla vigilia dell’anniversario, ormai sempre più sbiadito, della rivoluzione egiziana del 2011 un convegno a Milano ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione dei diritti umani in Egitto.

A organizzarlo venerdì 20 gennaio (ore 9.30 – salone Valente di via San Barnaba, 29), l’Ordine degli avvocati di Milano, Cospe onlus, Amnesty International, il Festival dei Diritti Umani e Aoi (cooperazione e solidarietà internazionale) con il patrocinio del Comune di Milano, rappresentato al convegno dal presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè. L’evento, in collaborazione con Articolo 21, Radio Popolare, Colomba Cooperazione Lombardia, vedrà la presenza di numerosi ospiti e l’illustrazione di tanti casi di attivisti egiziani, vittime di soprusi, abusi, incarcerazioni arbitrarie, torture e ingiustizie.

La terribile vicenda di Giulio Regeni – ricorda la presentazione del convegno – è servita a fare luce su una sistematica violazione dei diritti umani, politici e civili che ha luogo in Egitto quotidianamente e che ha visto un peggioramento progressivo dal colpo di stato di Al Sisi, fautore di un processo di normalizzazione contro l'opposizione laica e islamista, e di una repressione che ha già fatto migliaia di vittime.
Ogni mezzo è valido per mettere a tacere i dissidenti e i difensori dei diritti umani: messa al bando di organizzazioni civili con l’accusa di legami con il terrorismo, interdizione di viaggiare all’estero, arresto arbitrario, aggressione fisica degli attivisti. Attualmente sono più di 40mila i prigionieri politici, 464 gli attivisti scomparsi, 1676 i casi di tortura (fonte Al-Nadeem Center for the Rehabilitation of Victims of Violence), 267 le persone uccise dalle forze di polizia e 700 sentenze di pena capitale, anche se non ancora eseguite, emesse soprattutto contro i Fratelli Musulmani (Al Jazeera).

Nell’incontro di Milano, alcuni casi emblematici di attivisti egiziani e la loro vicenda umana e giudiziaria, saranno presentati attraverso letture, accompagnate dalle foto di Shawkan, anche lui tutt'ora in carcere. Le giornaliste Anna Del Freo e Laura Cappon parleranno delle vicende del loro collega egiziano Ismail Alexandrani e degli attivisti Gamila Ahmed Sari Eddin e Alaa Abdel Fattah. Il sindacalista della Cgil Ibrahima Niane svilupperà il caso di Farouq as-Sayed, in carcere per sciopero mentre il designer Giulio Iacchetti testimonierà per Omar Mohammed Alì, uno studente di architettura condannato all'ergastolo. Uno dei tifosi interisti più famosi, Enrico Bertolino, racconterà chi è Moshageb, il capo degli ultras dello Zamalek in sciopero della fame. Presente di persona Ahmed Said, chirurgo, arrestato per aver curato i feriti delle manifestazioni del 2015.

Il caso di Giulio Regeni sarà affrontato con la straordinaria presenza di Ahmed Abdallah, consulente della famiglia Regeni, arrestato più volte senza motivazione, e con Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia del ricercatore italiano ucciso al Cairo. L'incontro milanese sarà aperto dai saluti di Remo Danovi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano e dagli interventi degli avvocati Mariagrazia Monegat e Massimo Audisio.

Il Comune di Milano patrocina l'iniziativa e sarà rappresentato dal presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè.

L’incontro consente l’attribuzione di 3 crediti formativi per l’ordine degli avvocati. Le iscrizioni devono essere effettuate sulla piattaforma: www.ordineavvocatimilano.it

In allegato il programma dettagliato del convegno


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