Attivismo civico & Terzo settore

2 mln di euro contro la violenza di genere al sud

Pubblicato il "Bando Donne" di Fondazione Con il Sud. «L’attenzione al tema può avere effetti positivi sul fenomeno e chiediamo ai media di sostenere questa iniziativa, che prevede azioni concrete di contrasto con modalità di rete. Se non c’è rispetto dei diritti fondamentali, non possiamo intraprendere nessun percorso di cambiamento» dice Carlo Borgomeo. Le idee progettuali vanno presentate entro il 5 aprile

di Antonietta Nembri

Due milioni di euro per contrastare la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. A metterli a disposizione Fondazione Con il Sud che ha pubblicato il “Bando Donne” per selezionare progetti esemplari nelle regioni meridionali.

La violenza contro le donne in Italia è un fenomeno purtroppo diffuso e ancora molto sommerso. Secondo l’Istat sono 6,8 milioni le vittime di violenza fisica e sessuale, il 31,5% con un’età compresa tra i 16 e i 70 anni. Ogni anno 100 donne vengono assassinate dal proprio partner o dall’ex, a rilevarlo la Polizia di Stato. Da non trascurare il fatto che la violenza di genere non riguarda solo la dimensione sessuale o domestica, ma investe anche quella psicologica, economica, culturale e lavorativa: ambiti meno visibili e pertanto non quantificabili in modo facile.

Nel corso degli ultimi cinque anni – ricorda una nota di Fondazione Con il Sud -, secondo le statistiche basate sulle denunce, si è registrato un lieve decremento del numero di donne vittime di violenza (anche se il dato è prevalentemente legato ai reati di femminicidio, più facilmente individuabili). Questo andamento è legato, comunque, ad una maggiore attenzione dedicata al tema della violenza sulle donne a livello nazionale, in un clima sociale di maggiore condanna del fenomeno.

Purtroppo però oltre il 90% dei casi di violenza domestica non viene denunciato e il risultato è che di fatto il numero delle donne che subiscono maltrattamenti o violenze fisiche continua ad aumentare. Nasce da questo contesto quindi la seconda edizione del “Bando Donne” che è rivolto alle organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Portare attenzione sul tema, secondo Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione Con il Sud «può avere effetti positivi sul fenomeno. Ne siamo convinti e chiediamo ai media di sostenere questa iniziativa, che prevede azioni concrete di contrasto con modalità di rete. Se non c’è rispetto dei diritti fondamentali non possiamo intraprendere nessun percorso di cambiamento, al Sud e nel Paese».

Per quanto riguarda il bando le proposte progettuali dovranno far riferimento ad almeno due dei seguenti ambiti: rafforzamento dei servizi per favorire l’emersione e il contrasto della violenza contro le donne; reinserimento sociale e lavorativo delle vittime di violenza; avvio o rafforzamento di percorsi di educazione alle relazioni e all’affettività a partire dall’età scolare. Fermo restando la centralità di queste tematiche, le iniziative potranno prevedere anche interventi di sostegno per i minori che hanno assistito ai maltrattamenti, di educazione, informazione e formazione della collettività (insegnanti, cittadini, operatori) rispetto al fenomeno della violenza di genere.

Due le fasi previste: la prima è dedicata alle “idee” progettuali, da presentare online entro il 5 aprile 2017; mentre la seconda è riservata alle proposte ritenute meritevoli e in linea con gli obiettivi del bando, che dovranno essere convertite in progetti esecutivi.

Le partnership di progetto dovranno essere composte da tre o più soggetti, almeno due dei quali appartenenti al non profit. Potranno inoltre essere coivolti il mondo economico, delle istituzioni, della ricerca e dell'università.
Nella valutazione si terrà conto di aspetti come: il coinvolgimento nelle iniziative di tutti i soggetti attivi a vario titolo nelle attività di individuazione e “presa in carico” del fenomeno della violenza sulle donne (scuole, forze dell’ordine, pronto soccorso, centri antiviolenza, ecc.); la sostenibilità della proposta; la coerenza tra obiettivi, strategia di intervento, risorse utilizzate e tempi di realizzazione; un’attività di comunicazione capace di promuovere le iniziative proposte per favorirne la condivisione con la comunità locale e la diffusione di modelli potenzialmente esemplari e replicabili altrove.

In apertura foto di Norman Toth/Unsplash


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