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La bellezza della fragilità sbarca al Festival

Domani è il giorno dell’esordio dei Ladri di Carrozzelle all’Ariston. La band, nata nel 1989 e che si compone di musicisti affetti da malattie degenerative canterà “Stravedo per la vita”

di Lorenzo Maria Alvaro

Ci sono voluti 25 anni per farcela. Non sono più i “Ladri” di un quarto di secolo fa, quando nel 1989 erano nati, perché le malattie progressive di cui erano affetti ce li hanno portati via. Ma finalmente i “Ladri di Carrozzelle” calcheranno il palco del Festival di Sanremo. Un debutto funestato dalla drammatica scomparsa di Piero Petrullo, un ex componente del gruppo, che si è tolto la vita nella sua abitazione a Velletri il 7 febbraio scorso. Sarà l’occasione di ricordarlo

Ladri di carrozzelle fanno parte della Cooperativa Arcobaleno di Frascati. La band nasce al rientro dopo una vacanza passata in un villaggio turistico per ragazzi con disabilità, alcuni di loro hanno in comune la passione per la musica e decidono di mettersi insieme. Nel corso degli anni il gruppo si arricchisce di nuovi elementi e cambia anche a causa dell’aggravarsi della patologia dei fondatori. I ragazzi presenti a Sanremo sono solo la rappresentanza di un gruppo composta da circa 20 elementi suddivisi in diverse formazioni che si esibiscono a seconda dell’impegno richiesto. “Stravedo per la vita” è il titolo della canzone portata a Sanremo, diretta, arrangiata e orchestrata dal Maestro Federico Capranica.

Sul palco ci saranno Gian Marco, tastierista, autistico ad alto funzionamento, Lorenzo, cantante, non vedente, Gianluca, percussioni, sindrome di down, Orietta, corista, paraparesi spastica (in carrozzina), Marco, armonica, emiparesi spastica (in carrozzina), Giuseppe, batterista, sindrome di Williams, Tiziana, corista, tetraparesi spastica (in carrozzina) e Paolo Falessi, uno dei fondatori della band.


Stravedo per la vita (parole e musica Paolo Falessi)

Come un vecchio marinaio
mentre osserva nuove coste
Nel silenzio della notte
Vuole risposte
La vita nel mio caso
un po’ s’è divertita
Non ci vedo più
ma stravedo per la vita

Quante sono le domande
Che rimangono nel vuoto
Sono veramente tante
Beh Io ci nuoto
Non reggo i pessimisti
e la gente risentita
via le facce tristi perché io si

Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)
È inutile negare che è tanta la fatica
mai tirarsi indietro perché io
Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)
E guardo sempre avanti affronto la salita
anche se non ci vedo io stravedo
Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)

Quando posso sempre canto
perché questo mi difende
Fuggo la malinconia
guai a chi si arrende
Mi piace stare in gruppo
non fare l’eremita
Anche se non ci vedo
Sai cosa penso io


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