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Irfa, l’istituto di riabilitazione e formazione sarà rifinanziato

Approvato in commissione Affari costituzionali del Senato un emendamento al decreto Milleproroghe. L'ente dell'Anmil opera in favore delle persone con disabilità, in particolar modo invalidi del lavoro e vittime di malattie professionali. Franco Bettoni ricorca che: «Solo nel corso dell’ultimo anno sono state coinvolti nelle attività di Irfa circa 500 disabili». Ora si aspetta la conferma dell'aula

di Redazione

Sarà finanziato per un ulteriore triennio l’Irfa, l’ente di ricerca, formazione e riabilitazione dell’Anmil che opera in favore delle persone con disabilità, in particolar modo invalidi del lavoro e vittime di malattie professionali. La proroga del finanziamento in un emendamento al decreto Milleproroghe approvato nella serata di lunedì 13 febbraio dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato. In questo modo l’Irfa, attraverso la formazione, potrà far crescere professionalità e occupabilità aiutando, così, queste categorie di disabili a superare il trauma dell’infortunio grazie a un reinserimento sociale che passi attraverso il reinserimento lavorativo.

L’impegno di Irfa, ormai attivo e consolidato da diversi anni nel campo della formazione e qualificazione professionale, è prima di tutto quello di superare le criticità che rendono problematico l’inserimento lavorativo di un disabile, e ancor più di un invalido del lavoro, puntando sulla valorizzazione delle risorse personali non compromesse e la sua reintegrazione socio-ambientale.

«Vale la pena far presente che solo nel corso dell’ultimo anno sono state coinvolti nelle attività di Irfa circa 500 disabili e, di questi, 47 hanno preso parte a percorsi formativi professionalizzanti con attribuzione di attestati di qualifica professionale, considerando che le attività di Irfa si svolgono su tutto il territorio nazionale e toccano numerosi ambiti: dalla sicurezza sul lavoro all’alfabetizzazione informatica, dai corsi per addetto ristorazione a quelli per esperto in manutenzione del verde, dalla formazione in ambito fiscale sino alla promozione di percorsi rivolti alla creazione di start-up da parte di giovani disabili», ha dichiarato il presidente nazionale Anmil Franco Bettoni.

Non meno importante è il ruolo della riabilitazione fisica post traumatica, attraverso la quale Irfa mira a marginalizzare a e superare quanto possibile la disabilità, attraverso un uso opportuno delle nuove tecniche riabilitative, evitando così da una parte lo spreco delle capacità lavorative residue e dall’altro scongiurando il dramma dell’isolamento. «Il rifinanziamento, pari ad un milione di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 consentirà a Irfa di portare avanti validamente i progetti e le attività già programmate, per proseguire nel suo indispensabile impegno a servizio delle persone con disabilità, nell’ottica di valorizzarne le competenze e favorirne l’inclusione attiva nel mondo del lavoro e nella società, senza che rappresentino un peso economico e sociale per il paese ma ritornino ad essere preziose risorse» conclude Bettoni.

Si attende ora la conferma dell’emendamento nel passaggio in Aula al Senato, prima della trasmissione del disegno di legge di conversione all’altro ramo del Parlamento, che dovrà concludere i lavori entro il 28 febbraio.

In apertura foto di Tiziana Fabi/Afp/Getty Images