Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Politica & Istituzioni

Consigli di viaggio per Renzi

L'editoriale del direttore che apre il numero di marzo di Vita “No slot Karma”, in distribuzione da venerdì, sul tour dell'ex premier in giro per l'Italia. «Il problema non è mai il luogo, il tema vero è chi incontrare e perché incontrarlo.
 Giusto cercare esperienze di innovazione, ma innovazione non fa rima soltanto con tecnologia. La vera innovazione oggi deve far rima con inclusione»

di Riccardo Bonacina

Dopo le dimissioni da presidente del Consiglio e poi da segretario Pd, Matteo Renzi ha scritto: “Libero da ogni incarico, libero da ogni responsabilità mi sono rimesso in viaggio e continuerò a girare, con l’allegra curiosità di chi è innamorato della vita e del futuro. Incontrando storie, persone, volti. Molta ironia è stata fatta sul viaggio in California; spero che sia dedicata uguale attenzione ai viaggi nelle periferie che ho fatto, a cominciare da Scampia”.

Fa bene Matteo Renzi a staccare dalle polemiche tutte autoreferenziali e masochistiche del Pd/Dp per mettersi in viaggio incontrando esperienze e persone.

Il problema, però, non è scegliere Scampia invece della California come qualcuno gli ha rimproverato, il problema non è mai il luogo, il tema vero è chi incontrare e perché incontrarlo.
 Giusto cercare esperienze di innovazione, ma innovazione non fa rima soltanto con tecnologia, innovazione non si declina solo con Elon Musk, fondatore di Tesla, o con i fighetti della Silicon Valley.

La vera innovazione oggi deve far rima con inclusione perché oggi il problema più grave da affrontare è la diseguaglianza sociale. Questo tipo di innovazione sta oggi nelle imprese che individuano nel lavoro il bene comune che incorpora elementi di inclusione, socializzazione, educazione, imprese capaci di rigenerare valore sociale, economico, ambientale sottraendo terreno a quell’area grigia della diseguaglianza che un decennio di crisi sta trasformando in un vero e proprio buco nero che brucia ricchezza, socialità, legami (si veda il book di questo numero).
Renzi del resto lo sa, lo scorso 1 marzo è stato ospite di una delle esperienze più innovative e inclusi- ve in Italia, il Gruppo cooperativo Goel di Locri un’esperienza di cooperazione sociale che ha con quistato spazio anche nel luccicante mondo della moda con la linea Cangiari che si caratterizza per i tessuti prodotti al telaio a mano: l’antica tradizione della tessitura calabrese.

Vincenzo Linarello presidente di Goel, a parere di chi scrive, è molto più interessante di Marchionne, manager globale. Esperienze capaci di coniugare innovazione e inclusione, futuro e tradizione sono tra l’altro un vero patrimonio made in Italy, un patrimonio da esportare. Per questo ci permettiamo di suggerire tre tappe simboliche (tra le centinaia che potremmo suggerire) all’ex pre- mier per il suo viaggio in Italia in cerca di idee e di esperienze capaci di cambiare in meglio il Paese.

Continua il mio viaggio nel sud profondo. Oggi sono nella Locride dove ho conosciuto alcune realtà bellissime. In particolar modo il gruppo GOEL, guidato con passione e visione da Vincenzo Linarello. Una realtà attiva nel sociale, nell'agroalimentare, nel turismo; una realtà che dà lavoro a decine di persone e che educa a non rassegnarsi alla cultura della 'ndrangheta. Le attività della GOEL hanno più volte subito intimidazioni e attentati ma sono sempre state capaci di ripartire più forti. Perché il Sud è anche questo: storie di riscossa sociale, iniziative economiche che dimostrano che essere etici non è solo giusto ma anche utile ed efficace economicamente. Noi siamo con Vincenzo, con i suoi soci, con l'Italia che non si arrende.

Un post condiviso da Matteo Renzi (@matteorenzi) in data:

Consiglieremmo a Renzi di incontrare Luca Santiago Mora, un artista visivo. Nel 2002 un’amica gli chiede di sostituirla nella conduzione di un laboratorio per ragazzi seguiti dalla neurop- sichiatria dell’Ausl di Reggio Emilia. Nasce l’Atelier dell’Errore, oggi presente anche a Bergamo. Luca Santiago Mora, approdato al laboratorio un po’ per caso ha fatto dell’errore l’innovativo metodo di lavoro dell’Atelier nonché un importante insegnamento di vita per i ragazzi che lo popolano, i quali tendono a percepire se stessi come degli errori. Infatti, in questo spazio la gomma è vietata e, come nella vita, non si può tornare indietro e cambiare ciò che si è fatto, ma solamente proseguire, prendendo il meglio di ciò che si è creato attraverso un esercizio di accettazione e di trasformazione oltre che dall’osservazione a partire da una nuova prospettiva. Il risultato ha un sorprendente valo- re artistico, riconosciuto anche a livello internazionale con mostre nel cuore di Londra e di Milano e portato premi internazionali all’esperienza e ai suoi giovani artisti.

Altro incontro, a Lecce con Daniele Manni professore di informatica all’Istituto Costa che da sempre destina il 50% delle ore di lezione a materie non ancora inserite nei programmi ministeriali, quali innovazione, creatività, cambiamento. Finalista per il Global Teacher Prize, il premio per il miglior insegnante del mondo, questo prof di origini canadesi nei primi anni del 2000 si è inventa- to la cooperativa Arianoa, che permette agli studenti, anche minorenni, di lavorare e guadagnare durante il percorso scolastico. Le sue classi, in questi anni hanno dato vita a una decina di start up di impresa, esempi di autoimprenditorialità under 18. Oltre l’alternanza tra scuola e lavoro.

Infine, consiglieremmo a Renzi di incontrare Domenico Pedroni, vicepresidente Fondazione Castello di Padernello. L’Italia è piena di beni architettonici e artistici in rovina? Un gruppo di cittadini si rimbocca le maniche e trasforma un castello quattrocentesco abbandonato in un centro economico vitale, grazie ad un’inedita alleanza pubblico-privato. Il Castello oggi vanta 230 giorni all’anno di iniziative tra percorsi turistici ed enogastronomici, mostre, eventi che coinvolgono oltre 70mila persone.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA