Comitato editoriale

L’approccio della Medicina integrata in oncologia

L'esperienza della Breast Unit della Maugeri di Pavia al centro di un convegno nazionale in programma sabato 25 marzo dal titolo "La medicina complementare: integrazione e multidisciplinarietà nelle cure oncologiche". Dalla nutrizione allo sport, dall'omeopatia all'agopuntura le "cure" in aiuto di chemio e radioterapia

di Redazione

Omeopatia, agopuntura, fitoterapia, sport e nutrizione a integrazione della medicina convenzionale contro il cancro, un approccio che già distingue la Breast Unit dell’Irccs Maugeri di Pavia è al centro di un convegno in programma sabato 25 marzo al Centro congressi Maugeri (via S. Maugeri, 6) dal titolo “La medicina complementare: integrazione e multidisciplinarietà nelle cure oncologiche”.

Nell’ambito dei servizi assistenziali aggiuntivi, all’unità senologica della Maugeri, fin dal 2012 grazie a una dei responsabili scientifici del convegno, la dottoressa Chiara Bocci (specialista in Radioterapia ed esperta in Medicina complementare), si offre già medicina complementare integrata. Nel percorso terapeutico per il trattamento degli effetti collaterali delle terapie oncologiche e per la prevenzione delle recidive da tumore mammario sono previsti anche una dietista e un medico dello Sport. Bocci spiega che lo scopo del convegno «è ampliare la conoscenza delle medicine complementari integrate alle cure oncologiche già comunemente dispensate». L'ampliamento dell’offerta medica tradizionale con omeopatia, agopuntura, la fitoterapia, le pratiche mente-corpo, l’attività fisica e uno specifico stile alimentare «ha come obiettivo sia il miglioramento della qualità della vita di chi è già ammalato, sia la diffusione di una cultura di prevenzione di molte patologie, anche gravi come quelle oncologiche».

Nel corso dei lavori del convegno (ore 8,30 – 18) saranno «riportati i dati della letteratura scientifica inerenti queste pratiche mediche». Inoltre, il convegno «avrà un’impronta pratica al fine di fornire informazioni che possano essere introdotte nella pratica quotidiana facilitando così una migliore integrazione fra le varie cure oncologiche esistenti. Numerosi studi internazionali e italiani», continua Bocci, «riportano che un malato di tumore su tre si rivolge alle medicine complementari. Le motivazioni sono molteplici e vanno dal trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia al miglioramento in generale della qualità della vita. Questo approccio è già praticato da tempo in grandi ospedali internazionali e si va sempre più diffondendo anche in Europa, dove va aumentando l’offerta di terapie integrate sia in ambito privato, sia all’interno dei servizi sanitari pubblici».

Fra i modelli di Oncologia integrata illustrati, ci sarà appunto quello applicato all’Unità di Senologia dell’Irccs Maugeri, e il cui direttore, il professor Fabio Corsi, è l’altro responsabile scientifico del convegno. Prevista anche l’illustrazione del modello dell’Ausl di Bologna, “ArmoniosaMente” e di altre esperienze in atto.

In apertura foto di Jake Thacker/Unsplash