Economia & Impresa sociale 

Nuovi voucher al via da oggi: tutto quello che c’è da sapere

In vigore da oggi i due nuovi contratti di lavoro occasionale: il Libretto famiglia e il Contratto di prestazione occasionale. Al via anche la piattaforma digitale Inps che garantisce trasparenza e controlli. Ecco i limiti di retribuzione e le istruzioni per cominciare

di Gabriella Meroni

Addio voucher, benvenuti LF e CPO. Da oggi, lunedì 10 luglio, entrano in vigore i due nuovi contratti di lavoro occasionale: il Libretto famiglia (Lf), quando il datore di lavoro è una persona fisica, e il Contratto di prestazione occasionale (Cpo), utilizzabile da imprese e liberi professionisti. Al via anche la piattaforma Inps dedicata, pensata per assicurare maggiore controllo, trasparenza e monitoraggio delle operazioni ed evitare i rischi di abuso.

Come funziona

Il lavoratore e il datore di lavoro per usufruire dei due nuovi contratti devono preventivamente registrarsi sul sito dell’Inps con i propri dati personali. Il datore di lavoro, inoltre, deve versare una somma di denaro che serve per i pagamenti futuri, creando così una specie di portafoglio elettronico, mentre il lavoratore deve invece scegliere come preferisce essere pagato (bonifico su conto corrente o libretto postale o bonifico domiciliato). A questo punto il rapporto di lavoro può iniziare, tenendo presente che la piattaforma rimane per tutta la durata un punto di riferimento per entrambi i soggetti.

Le comunicazioni tra lavoratore e datore di lavoro saranno telematiche: il datore di lavoro sarà ogni volta obbligato a comunicare lo svolgimento della prestazione sulla piattaforma. Notifica che, se si tratta del Libretto Famiglia, potrà avvenire anche dopo che la prestazione sia avvenuta, purché sia effettuata entro il giorno 3 del mese successivo alla prestazione stessa. Discorso diverso per il contratto di prestazione occasionale (Cpo): in questo caso la comunicazione è preventiva e può essere fatta fino a 60 minuti prima della prestazione. Il lavoratore sarà avvisato con una mail o con un sms, forniti nel momento della registrazione. Tutte le comunicazioni possono essere revocate entro 3 giorni, qualora la prestazione non sia avvenuta.

Limiti e minimi

I due contratti, proprio per tutelare il lavoratore, prevedono un minimo di retribuzione garantita. Per il Libretto Famiglia il compenso minimo è di 10 euro all’ora (8 euro per compenso al prestatore; 1,65 per la contribuzione ivs alla Gestione separata INPS; 0,25 per il premio assicurativo Inail; 0,10 per gli oneri gestionali). Per il Contratto di prestazione occasionale (Cpo) il compenso giornaliero non può essere inferiore a 36 euro, retribuzione minima per 4 ore di lavoro, e non si può andare sotto tale soglia anche quando le ore sono di meno. Qualora la prestazione si prolunghi, il compenso è di 9 euro l’ora, ai quali si devono aggiungere gli oneri a carico del datore di lavoro. Ai versamenti complessivi si aggiunge, inoltre, un’addizionale dell’1% per gli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso al prestatore. Il costo totale per ora diventa quindi di 12,29 euro.

L’Inps, che svolge la funzione di intermediario tra il datore di lavoro e i lavoratori, si occupa di controllare e monitorare tutte le attività del sito e di pagare i compensi, entro il 15 del mese successivo alla prestazione, attingendo dal portafoglio elettronico del datore di lavoro. I due contratti non possono essere usati arbitrariamente, né da un punto di vista economico, né per quanto riguarda la durata. Il legislatore ha stabilito che ciascun lavoratore può ricevere un compenso massimo annuale di 5.000 euro, anche da datori di lavoro diversi. Il limite è di 2.500 per un solo datore di lavoro. Ciascun datore di lavoro, con riferimento alla totalità dei lavoratori può raggiungere un importo complessivo non superiore ai 5.000 euro. Limiti anche per la durata della prestazione che in un anno (1 gennaio-31 dicembre) non può superare le 280 ore complessive.

«Parte finalmente il nuovo processo sulle prestazioni di lavoro occasionale – spiega il presidente dell'Inps Tito Boeri – che sono una componente parziale del nostro mercato del lavoro, ma da cui dipendono il benessere delle famiglie e l'efficienza di molte imprese. In un mese e mezzo, quindi in tempi record – sottolinea – abbiamo elaborato queste procedure cercando di recepire le richieste del legislatore e di tenere conto anche dell'esperienza che abbiamo acquisito in questi anni nella gestione dei vecchi voucher. Esperienza necessaria – continua Boeri – per capire i rischi e anche gli abusi che una prestazione occasionale può comportare».


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