74 anni di impegno a tutela dei diritti delle vittime del lavoro

Nasceva proprio il 19 settembre 1943 l'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Una storia ricca di battaglie complicate e controcorrente con ancora molti traguardi da raggiungere sul fronte della garanzia della sicurezza lavorativa

di Redazione

Naceva proprio il 19 settembre 1943 a Roma l’Anmil che oggi festeggia con orgoglio i 74 anni di vita sottolineando l'impegno e lo spirito di solidarietà che contraddistingue da sempre l’associazione. «Grazie a tutti i soci che credono in noi e grazie a tutti i volontari che, a vario titolo e con straordinaria disponibilità portano avanti l'attività e le battaglie per i diritti e la tutela di tutte le vittime del lavoro», commenta il presidente nazionale Franco Bettoni «e da quel 19 settembre in cui l’Anmil è riuscita a rinascere dal periodo fascista, con non poche difficoltà, per atto del notaio Egidio Marchese (registrato all'Ufficio atti pubblici il 23 settembre 1943 al n. 5166 del volume 647)».

Una storia eroica quella dell’Anmil, perché “scomoda”, ricca di battaglie complicate, controcorrente. Una nascita resa possibile grazie alla caparbietà dei promotori, che per anni, ancor prima della nascita ufficiale del ’43, si erano riuniti “segretamente”. Una storia ricca anche di sforzi, di sacrifici e di impegno quotidiano in tutti questi anni: basti pensare alla nascita del Testo Unico Infortuni nel 1965, alla fase di transizione dell’associazione da ente pubblico a ente di diritto privato a cavallo fra gli anni ‘70 e ‘80 fino alla valorizzazione, nel dibattito interno all’Anmil stessa, delle questioni “nuove”, da quella giovanile a quella femminile al riconoscimento del danno biologico.

Sono ancora numerosi i traguardi da raggiungere sul fronte della garanzia della sicurezza lavorativa e su quello del riconoscimento di una adeguata tutela delle vittime del lavoro ma l’auspicio è che questa grande associazione, che ad oggi raccoglie 370mila infortunati e che ha enormemente ampliato la sua rete di servizi, continui il suo incessante lavoro in rappresentanza delle vittime di ingiustizie quotidiane che si consumano sotto gli occhi di tutti.

In apertura foto di Tanner Sheltry /Unspalash


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