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Nel carcere di Volterra riparte il progetto “Cene Galeotte”

Serata natalizia il 15 dicembre per sostenere il restauro della Cattedrale e inaugurare la nuova edizione dell’iniziativa che da marzo ad agosto coinvolgerà chef, detenuti e studenti degli istituti alberghieri toscani

di Redazione

Tutto pronto a Volterra per la nuova edizione delle “Cene Galeotte”, che venerdì 15 dicembre riapriranno le porte del Carcere per una cena natalizia particolarmente importante e carica di significati. A guidare la brigata di cucina sarà infatti Pierino Rosace, un tempo ospite del penitenziario e oggi chef e proprietario della Trattoria di Vico Scuro a Gioia Tauro. Testimone che una nuova vita – professionale e non solo – è stata resa possibile anche grazie all'esperienza fatta all'interno del carcere proprio con il progetto delle Cene Galeotte.
Una serata speciale sotto tanti punti di vista, una sorta di “chiusura del cerchio” che porta un esempio concreto di quanto perseguito fin dall’inizio dal progetto Cene Galeotte voluto ed ideato dalla direzione della Casa di Reclusione di Volterra, che dal 2006 ha fatto della struttura non solo un luogo unico di integrazione, ma anche un punto di riferimento per tanti altri istituti italiani che propongono oggi analoghi percorsi rieducativi.Attraverso una preziosa esperienza lavorativa nelle attività ristorative di sala e cucina il progetto fornisce ai detenuti un bagaglio professionale e in oltre venti casi si è tradotto in impiego presso ristoranti secondo l'articolo 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere.

Una serata particolare soprattutto per Pierino Rosace. «Non ho mai nascosto il mio passato – racconta – e dopo gli anni trascorsi qui è difficile spiegare cosa significa per me tornare a Volterra. Mai avrei immaginato di poter varcare un giorno quella porta in senso contrario, da uomo libero: ci sarà senz'altro tanta emozione, parola che fatica però a racchiudere tutto quello che provo».

Dal 2011 Rosace gestisce con l’aiuto della moglie Daniela e dei figli Emiliana e Rocco la Trattoria di Vico Scuro, che è considerata una delle tappe gastronomiche più apprezzate del territorio. «Il nostro menu segue la stagionalità degli ingredienti – spiega ancora Rosace – lavorati e proposti secondo un'interpretazione personale e accompagnati da un’importante selezione di etichette calabresi e non».

Importante novità di questa edizione ( come sempre sostenuta da Unicoop Firenze e con la supervisione artistica del giornalista Leonardo Romanelli) è anche il coinvolgimento degli Istituti Alberghieri di Toscana, che in occasione di ogni serata manderanno una piccola delegazione di studenti a supporto della cucina. Un'esperienza umana e formativa per i ragazzi, che consolida e arricchisce l'altro progetto-pilota nato nel 2012 sempre nel carcere volterrano: l'indirizzo alberghiero dell'istituto cittadino Ferruccio Niccolini interno al penitenziario, divenuto subito un punto di riferimento anche per tanti giovani.

Le Cene Galeotte rinnovano anche il loro scopo solidale, con il ricavato (35 euro a persona) come sempre devoluto alla Fondazione Il cuore si scioglie onlus e ai progetti che, dal 2000, vengono realizzati in collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico. La serata natalizia andrà in particolare a sostegno della campagna “Abbraccia Volterra” promossa da Unicoop Firenze. Dopo Il Battistero di Firenze e la Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno a Pisa, l’abbraccio sarà questa volta per la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Volterra: una campagna lanciata a settembre in risposta alla chiamata del vescovo Alberto Silvani a sostegno del restauro, i cui lavori iniziati nel 2016 rischiano uno stop per mancanza di ulteriori risorse.

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Ogni serata vede inoltre la partecipazione di importanti cantine toscane e non, i cui vini – offerti gratuitamente – sono abbinati e serviti ai tavoli con il supporto dei detenuti dai sommelier della Fisar-Delegazione Storica di Volterra, dal 2007 partner storico del progetto impegnato anche nella realizzazione di corsi di avvicinamento al vino tesi a favorire il reinserimento dei carcerati. Protagonista il 15 dicembre il Podere La Regola di Riparbella (PI) che di recente ha inaugurato la nuova cantina “artistica” ecosostenibile alimentata ad energia pulita, che sin dall’inizio ha supportato le Cene con i sui vini oggi interamente biologici.

Questi gli altri appuntamenti con Cene Galeotte in calendario nel 2018:

Venerdì 23 marzo
EDOARDO TILLI (Podere Belvedere – Pontassieve, FI) e ANDREA PERINI (Al 588 – Bagno a Ripoli, FI)
FATTORIA FIBBIANO, Terricciola (PI)

Venerdì 27 aprile
FABIO BIANCONI (La Sosta del Gusto – Castello del Trebbio, Pontassieve, FI)
CASTELLO DI BOLGHERI, Bolgheri (LI)

Venerdì 25 maggio
RANIERI UGOLINI (L’Ortone – Firenze) e LAURA PISTOLESI (Personal Chef)
CESANI, San Gimignano (SI)

Venerdì 29 giugno
MARCO ROMEI (Ristorante Aroma – Firenze)
FATTORIA CASA DI TERRA, Bolgheri (LI)

Venerdì 10 agosto
VINCENZO MARTELLA (Ristorante Villa Pignano – Volterra, PI)
FORNACELLE, Bolgheri (LI)


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