Welfare & Lavoro

Impatto sociale, pronte le linee guida del Governo

Lo ha annunciato stamattina il coordinatore del tavolo del ministero del Welfare Stefano Zamagni in occasione del convegno "Unlocking impact capital" promosso oggi a Milano da Social Impact Agenda per l'Italia

di Redazione

«Le linee guida del Governo sull’impatto sociale? Sono ormai pronte, ora manca solo il decreto, che credo arriverà nelle prossime settimane». A dirlo oggi nel corso di un’iniziativa organizzata oggi a Milano dall’associazione Social Impact Agenda per l’Italia (“Unlocking Impact Capital), è il professor Stefano Zamagni, il coordinatore del tavolo sulla valutazione dell’impatto sociale presso il ministero del Welfare.

«Siamo partiti da una considerazione preliminare, ma cruciale: nelle attività del Terzo settore non è possibile la distinzione fra il risultato e il processo che ha portato a quel risultato come invece avviene nella attività for profit», ha premesso l’economista dell’Università di Bologna. Per poi aggiungere: «La Vis, la valutazione di impatto sociale è appunto una valutazione, ovvero un modo per misurare il valore, per dare valore a un’azione, non uno strumento per giudicare l’operato di un ente». Da qui la conseguenza. Le linee guida del Governo non offriranno una metrica unica, ma al contrario un menu di strumenti applicabili di volta in volta a seconda di quale sia l’oggetto della valutazione e il suo contesto. «Lo Sroi, per esempio», argomenta Zamagni, «può essere utile in alcuni ambiti, ma non in altri, anche perché le aree di intervento del non profit è così vasta che sarebbe impossibile fare altrimenti».

Otre a Zamagni, l’incontro, tenuto nella sala Alessi di palazzo Marino, la sede del comune di Milano ha ospitato l’intervento dell’economista indiano e Ceo del Gsg- Global Steering Group for Impact Investment, il gruppo internazionale che ha incorporato il lavoro della Task Force sull’impatto sociale, nata in ambito G7. «Il Gsg ha assunto dimensioni globali. Ad oggi rappresenta 17 Paesi più l’Unione europea e nel giro di 2 anni arriverà a rappresentare 27 Paesi nel mondo. Queste dimensioni ci fanno capire che l’impact investing non è una nicchia per pochi, ma un vero e proprio movimento globale in ascesa», ha detto Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation e di Social Impact Agenda per l’Italia.

«Un movimento», gli ha fatto eco Stefano Granata, numero uno del Consorzio Gino Mattarelli (la più importante rete di imprese sociali in Italia) «di cui il nostro mondo deve far parte e sui cui deve incidere insieme ad amministrazioni pubbliche, finanza e impresa for profit nell’ottica di creare davvero un modello alternativo di sviluppo per l’Intero Paese». «Impresa, finanza, PA e filantropia: mondi diversi che si confrontano per creare valore sociale: ecco in cosa consiste quella che può felicemente definirsi Rivoluzione Impact, un’azione congiunta dei capitali pazienti accanto ai tradizionali grant», ha chiosato Massimo Lapucci, presidente dello European Foundation Center e segretario generale di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT


Nell'immagine di coopertina CasArché, la sartoria di Fondazione Arché, che sorge a Quarto Oggiaro, un quartiere periferico e di frontiera, anche dal punto di vista sociale


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