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Fiori d’Azzurro la call to action in difesa dei minori

Torna nel weekend 14 e 15 aprile la manifestazione dell’associazione per sensibilizzare e tenere acceso il dibattito contro gli abusi e i maltrattamenti nei confronti di bambini e adolescenti. Quasi il 60% ha segnalato al 19696 difficoltà in famiglia, 2800 i casi gestiti dalla linea solo nel 2017. Fiore simbolo dell’iniziativa la calancola che sarà offerta dai volontari in 1600 piazze

di Antonietta Nembri

Sono oltre 4mila i casi affrontati lo scorso anno da Telefono Azzurro attraverso le due linee 19696 e 114 Emergenza infanzia. Dal 1987 l’associazione presieduta da Ernesto Caffo si dedica alla tutela di bambini e ragazzi nei confronti dei abusi e violenze, senza dimenticare la fondamentale opera di promozione dei loro diritti. I bambini spesso tra le mura di casa sono vittime di violenza domestica che, per l’Oms comprende “ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale che riguarda tanto soggetti che hanno o hanno avuto una relazione di coppia, quanto soggetti che all’interno del nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo”. Ma i minori sono spesso vittime della cosiddetta violenza assistita, perché anche nel caso di maltrattamenti di cui la donna è oggetto da parte del compagno/marito, a essere vittima non è solo la donna direttamente colpita, ma anche il figlio che vi assiste.

E sono molti i bambini e gli adolescenti maltrattati, privati della loro identità, schiacciati dalla paura del domani che si rivolgono alle linee di Telefono Azzurro lo dicono i numeri: nel totale dei 2800 casi gestiti dalla linea 19696 dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 (con una media mensile di 233 casi), il 57,9% chiama per situazioni di difficoltà all’interno della famiglia. Mentre il 13,6% dei casi gestiti dalla linea 1.96.96 riguarda situazioni di rischio familiare. Tra queste, la conflittualità tra genitori è il più diffuso e rappresenta il 35,9% di questa categoria.
Il 21,9% ha come oggetto situazioni di abuso e violenza. Il 3,9% di essi riguarda casi di violenza assistita all’interno della propria casa. Quasi 1 su 3 dei casi gestiti per abuso e violenza riguarda situazioni di abuso fisico (31,6% – 473 casi), mentre più di 1 caso su 5 il riguarda situazioni di abuso psicologico (23,8% – 356).

Il 114 Emergenza Infanzia lo scorso anno ha gestito 1301 casi (media mensile 108). Il 38,6% delle segnalazioni ha come oggetto situazioni di abuso e violenza. Il 3,9% di queste riguarda casi in cui il bambino è testimone di violenza domestica. Quasi 1 su 3 dei casi gestiti per abuso e violenza riguarda situazioni di abuso fisico (30,1%), mentre più di 1 caso su 4 il riguarda situazioni di abuso psicologico (25,9%). Le situazioni di rischio familiare rappresentano il 18% dei casi gestiti dalla linea 114 e tra quelle a rischio la conflittualità tra genitori è uno dei rischi più diffuso e rappresenta il 23,3% di questa categoria.
Nella maggioranza dei casi (82,1%) la persona indicata dal chiamante come il presunto responsabile della situazione di pericolo/disagio è almeno uno dei due genitori.

Dati che portano Telefono Azzurro a dire che le situazioni di abuso e violenza ai danni di bambini e adolescenti all’interno delle mura domestiche sono “troppe”.

Da non trascurare anche il fenomeno del bullismo tra gli adolescenti, secondo un’indagine da Telefono Azzurro con Doxa Kids su un campione di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, è emerso un dato allarmante relativo al suo dilagare: il 35% degli intervistati ha ammesso di aver subito almeno un atto di bullismo, il 68% dei quali è avvenuto nel contesto scolastico.
Si tratta di episodi che spesso non vengono denunciati per vergogna o per paura di ritorsioni, per questo – sottolinea una nota di Telefono Azzurro – si teme che gli episodi siano ben più numerosi. Il 31% delle vittime ha, infatti, preferito “lasciar perdere”, con un 23% che non lo ha detto a nessuno, neanche al miglior amico. Solo il 23% ha chiesto l’aiuto dei genitori.

Per far sì che abusi e violenze sui minori non restino sotto traccia, ma sul fenomeno si accenda un dibattito e una riflessione sabato 14 e domenica 15 aprile nelle piazze di 1600 città italiane torna Fiori d’Azzurro, il weekend che vede migliaia di volontari di Sos Il Telefono Azzurro offrire una piantina di calancola, il fiore scelto per simboleggiare la vulnerabilità e la delicatezza che tutti sono chiamati a proteggere e preservare. Fiori d’Azzurro vuole essere una call to action finalizzata a promuovere un’azione sinergica, che permetta di limitare la propagazione di comportamenti devianti, diffondendo best practices e creando awareness rispetto agli strumenti messi a disposizione da Telefono Azzurro per contrastare il fenomeno e limitarne la diffusione.

E sono tanti gli strumenti che l’associazione mette in campo: dalle linee telefoniche (19696 e 114) alle chat: è infatti possibile raggiungere gli operatori di Telefono Azzurro tramite il portale azzurro.it e i messaggi privati sulla pagina Facebook SOS – Il Telefono Azzurro Onlus e app dedicate. C’è anche la linea 116000 Bambini Scomparsi raggiungibile via telefono, app e portale 116-000.it sezione segnalazioni.
Obiettivo dell’associazione, che ha nell’ascolto la sua ragione d’essere, è essere più vicina alla generazione dei nativi digitali e far sì attraverso tutti gli strumenti che nessun bambino o adolescente si senta mai più solo, abbandonato o inascoltato.

Per conoscere la piazza più vicina e aderire alla call to action si può visitare la pagina web dedicata