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Per giovani oncologi nasce la Fellowships Gianni Bonadonna

Fondazione Bonadonna, Gruppo Prada e Airc presentano oggi il primo bando per borse di studio per l'estero intitolato al Gianni Bonadonna, padre dell'oncologia italiana

di Redazione

Formare giovani medici che vogliano dedicarsi all’innovazione terapeutica in oncologia, tramite la formazione in centri di eccellenza internazionali e capaci di parlare sia il linguaggio della ricerca di base sia quello della ricerca clinica. Promosso da Fondazione Gianni Bonadonna con il sostegno del Gruppo Prada come Supporting Partner e da Fondazione Airc, nasce con queste finalità il Bando per borse di studio per l’estero “Gianni Bonadonna”. Riservate a medici specializzandi iscritti agli ultimi due anni delle scuole di specializzazione in oncologia medica o ematologia e a neo-specialisti entro due anni dal conseguimento del titolo, le borse di studio copriranno attività di ricerca che inizieranno nel 2022. Candidature entro il 7 giugno 2021.

Gianni Bonadonna è stato il padre dell’oncologia medica italiana e una figura di riferimento di prima grandezza nel panorama internazionale della medicina oncologica. Le sue scoperte e le sue ricerche hanno riscritto il modo di curare il tumore della mammella e alcuni tipi di linfoma, e hanno ispirato e influenzato l’approccio alla terapia dei tumori di intere generazioni di medici in Italia e nel mondo. Fondazione Gianni Bonadonna e Fondazione Airc sono convinte che promuovere la formazione in centri di eccellenza internazionali di nuove generazioni di medici-ricercatori in oncologia sia un aspetto chiave del progresso nella cura dei tumori. «Nella sua carriera Gianni Bonadonna ha formato intere generazioni di oncologi in Italia e all’estero», racconta Luca Gianni, Presidente della Fondazione Gianni Bonadonna. «La Fondazione Gianni Bonadonna ne ha tratto ispirazione e ha fatto proprio l’obiettivo di sostenere la formazione di giovani medici che vogliano dedicarsi all’innovazione terapeutica in oncologia. Questa fellowship vuole essere un contributo per creare una nuova generazione di medici-ricercatori in oncologia e per l’oncologia. Siamo infatti convinti che la capacità di leggere sia il linguaggio della ricerca di base sia quello della ricerca clinica rappresenti un requisito fondamentale per tradurre le scoperte della ricerca a beneficio dei malati di tumore».

La missione di Airc «è trovare, attraverso la ricerca, la cura per tutti i tipi di cancro e sviluppare terapie sempre più mirate e meno tossiche. Per capire e affrontare la complessità del cancro la ricerca deve innovare senza sosta, essere creativa e utilizzare le nuove sofisticate tecnologie. È necessario sostenere i percorsi di crescita e formazione dei giovani per garantire il ricambio generazionale dei ricercatori, e ugualmente importante è continuare a promuovere partnership di alto profilo, al fine di ampliare la rete di collaborazioni, per portare rapidamente le scoperte della ricerca di base al letto del paziente», sottolinea Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico di Fondazione Airc.