Welfare & Lavoro

Nelle residenze per anziani non aumentano solo le bollette

In Veneto nelle otto residenze per anziani della cooperativa sociale Promozione Lavoro le bollette per l’energia sono “solo” raddoppiate. «Nel 2019 avevamo aderito a un gruppo di acquisto per luce e gas che ci ha un po’ salvaguardati. Ma non durerà a lungo. Anche i fornitori stanno aumentando i prezzi, per esempio per il servizio di lavanderia…», dice il presidente Fabio Piubello che guarda con preoccupazione al 2023 e spera in provvedimenti d’aiuto

di Antonietta Nembri

Essere previdenti aiuta. Lo sanno bene alla Cooperativa sociale di Solidarietà Promozione e Lavoro che ha sede nel veronese e che gestisce otto residenze per anziani che ospitano complessivamente 250 persone (di cui 230 non autosufficienti). Mentre molte realtà, un po’ in tutta Italia, si sono viste triplicare le bollette di luce e gas, alla coop veneta il conto è “solo" raddoppiato. Come spiega il presidente Fabio Piubello: «In tempi non sospetti, era il 2019, avevamo aderito a un gruppo di acquisto per realtà energivore come la nostra, così da spuntare un prezzo migliore. E infatti questo ha calmierato il costo di luce e gas e nel 2020 ci ha permesso di risparmiare un 5-6%. Questo però» continua Piubello, «non ci ha messi al riparo completamente dagli aumenti. Solo per le strutture che ospitano gli anziani (la cooperativa gestisce anche asili, servizi per minori e disabili, ndr) basta fare il confronto tra le bollette dei primi sei mesi del 2021 e quelle dei primi sei mesi di quest’anno».

Ed eccoli i numeri: per il gas tra gennaio e giugno 2021 la spesa è stata di 82.300 euro, quest’anno il costo è arrivato a 167mila, mentre per quanto riguarda l’elettricità a fronte degli 85mila euro spesi nel 2021 quest’anno la bolletta, sempre per i primi sei mesi dell’anno, è lievitata a 152mila euro. «È un raddoppio bello e buono» commenta il presidente. Che aggiunge «ma il problema non è solo quello che paghiamo noi direttamente per l’energia, il problema colpisce anche i nostri fornitori. Per esempio la lavanderia industriale che si occupa delle nostre strutture ci ha chiesto un aumento del 15% da settembre, giustificando l'incremento con il fatto che la loro bolletta è balzata da 30 a 300mila euro e l’incidenza dei costi per l'energia sul loro lavoro è passata dal 5,7% al 25%». Insomma tutto porta a un aumento dei costi di gestione. «Non è solo quello», insiste Piubello, «La lavanderia mi ha anche detto che per ora mi chiede il 15% sperando di arrivare a gennaio… è una realtà molto grande: serve la metà degli Ipab del Veneto…».


Sopra la residenza per anziani Papa Luciani di Altavilla Vicentina, sotto il presidente della cooperativa Fabio Piubello

Di fronte all’impennata del costo dell’energia elettrica e del gas dai privati cittadini alle strutture si è tutti disarmati. Qualcuno parla di efficientamento, di migliorare la resa, di ridurre gli sprechi energetici. «Noi in tempi non sospetti avevamo avviato l’analisi energetica delle nostre strutture. Dopo un anno di analisi nei mesi scorsi abbiamo fatto alcune scelte di efficientamento energetico e di riduzione degli sprechi. A metà agosto abbiamo ordinato le elettrovalvole per un maggior controllo, ma non ci sono i pezzi e forse arriveranno a dicembre» spiega Piubello. «Se anche decidessi di cambiare le caldaie… non se ne esce…».

La prospettiva di alzare le rette non è al momento contemplata. «In questo momento il mio auspicio è che ci sia un intervento dell’Unione europea o del governo, qualcosa tipo quello che ha fatto la regione Veneto quando siamo usciti dall’emergenza Covid che ha dato ristorni a fondo perduto» osserva ancora il presidente della coop, che sottolinea come il problema per ora viene affrontato «ma andare avanti è sempre più dura, possiamo usare le marginalità per le spese di gestione, ma l’anno prossimo ci saranno i rinnovi del Ccnl del personale. Per ora il sistema regge, ma se non si interviene il 2023 sarà molto duro…».

In apertura photo by Tatiana Zanon on Unsplash


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