Politica & Istituzioni

Anche io ho una relazione stabile

di Franco Bomprezzi

Scusate, non ve lo avevo detto. Ma da alcuni anni, per la precisione tre e mezzo, ho una relazione stabile. Con una donna. Che vive con me. Abbiamo anche preso un gatto, più di due anni fa. Non credevo fosse importante farvelo sapere. Lei infatti ci tiene alla sua privacy. Non vuole che si vedano sue fotografie, e mi chiede di non farne il nome. Ma i miei amici più stretti lo sanno da tempo, e alcuni l’hanno anche conosciuta. Faccio queste rivelazioni adesso, nel blog, perché sono rimasto colpito da quanto stasera ha sentito il bisogno di esternare, con un videomessaggio, il nostro presidente del Consiglio.

Dopo essersi separato, non proprio consensualmente, da Veronica Lario, è stato capace, come me, di mantenere un segreto e di coltivarlo come un bonsai. Per la prima volta mi sono sentito accomunato. Anche io ho fatto come lui. Come Silvio. Ora molti capiranno perché la sera non partecipo a festini, perché non invito decine di ragazze a casa mia, perché tutto sommato mi comporto in modo tranquillo.

Ho una relazione stabile. E vi lascio nella curiosità. Non chiedetemi di più. Sono così felice stasera, di sapere che anche Silvio difende con tanto scrupolo un segreto sentimentale così importante e delicato. Sì, forse c’è una piccola differenza, fra me e lui. Io, con la mia compagna, vado spesso a vedere le partite dell’Inter. Una cosa che lui non farebbe mai. Per il resto, non so. Non riesco a capirci niente. Leggo di tabulati, di telefonini, di buste piene di soldi nella residenza di giovani ragazze. Ci sono colleghi giornalisti che passano giorni e giorni a raccontare quel che possono, cercando – immagino – di non farsi querelare ad ogni frase. Ci sono magistrati che non si fermano neppure di fronte all’evidenza di una vita monacale del presidente del consiglio, che nel suo tempo libero raggiunge, quando può, la donna del mistero, e invita a cena pochi amici e amiche, scelti con cura.

E poi va detto: Silvio riesce sempre a sacrificarsi per il bene del Paese. Concentrando su di sé l’attenzione dei giudici, dei giornalisti, dei fotografi, dei leader politici, ci distrae ogni giorno da troppe tristezze, da quei problemi cupi, plumbei, che riempiono le nostre vite mediocri. Da villa Certosa ad Arcore, ci aiuta a sognare in grande, a immaginare anche per noi un futuro di feste innocenti, di cene con sottofondo musicale e barzellette, di piccoli cadeaux da portare a casa come souvenir.

Non voglio neppure immaginare come sarà più grigia la mia esistenza quando tutto questo finirà. Quando Berlusconi si ritirerà a vita privata, e lascerà questo fardello ad altri. La nostra vita non sarà più la stessa, ci sentiremo più soli, più vuoti, più disorientati. Ma tanto non succederà mai. Lui resisterà a lungo, per il bene nostro e delle generazioni future. E la sua nuova compagna è per noi la garanzia dei valori della famiglia, che alla fine prevalgono su tutto. Anche la Chiesa, credo, apprezzerà questa ultima esternazione, che mette fine a ogni chiacchiera inutile, e ci restituisce, a tutto tondo, lo Statista.

Io, nel frattempo, preparo la pappa al gatto, sereno e appagato dalla mia “relazione stabile”.


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