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Confederations Cup, il sogno di Tahiti

di Roberto Brambilla

 

Un pugno di isole in campo con le grandi. E’ la storia della nazionale di calcio di Tahiti che nel giugno 2013 giocherà in Brasile la Confederations Cup, la competizione che mette di fronte i vincitori dei vari campionati continentali. Un diritto che la nazionale del Dipartimento d’Oltremare francese ha conquistato il 10 giugno 2012 vincendo la Ofc Nations Cup, il massimo torneo per nazioni dell’Oceania, battendo in finale la Nuova Caledonia, per 1 a 0.

Una selezione di illustri “sconosciuti”, la stragrande maggioranza dei quali gioca nel Championat de Polynesie francaise de Football, la lega di 10 squadre organizzata dalla Federazione tahitiana. Anche se l’eroe della finale è uno dei due emigrati della squadra e ha un nome che sembra uscito da una puntata (in lingua originale) di Holly e Benji. Si chiama Steevy Chong Gue, ha 22 anni e gioca nel Fc Bleid-Gaume, nella terza divisione belga.

Lui e il capocannoniere della squadra Lorenzo Tehau (colonna del Tefana, club più titolato dell’arcipelago) hanno portato Tahiti a un sogno e a un paio di record. Tra cui di essere la rappresentativa del paese più piccolo ad aver vinto un torneo di una confederazione e essere la nazionale con il più basso ranking FIFA (posto numero 174) ad aggiudicarsi un trofeo. E la favola potrebbe non essere ancora finita. Perchè la Ofc Nations Cup ha qualificato Tahiti all’ultima fase del cammino verso il Mondiale 2014. Se gli isolani vinceranno il girone oceanico ci saranno gli spareggi contro una squadra centroamericana e poi se tutto andrà liscio la massima rassegna per nazionali. Un traguardo che potrebbe fare il paio con quello della nazionale tahitiana di beach soccer che nel 2011 giocò (con onore) i Mondiali, disputati a Ravenna.


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