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Cooperazione & Relazioni internazionali

Il G8 Sviluppo poteva essere la grande occasione …

di Paolo Manzo

… per parlare di povertà e Sud del mondo. Peccato che proprio nei due giorni in cui erano riuniti alla Farnesina i ministri della Cooperazione e dello Sviluppo dei “Grandi” a prendersi tutta la scena sia stato il Colonnello Gheddafi, un uomo estroverso, sicuramente simpatico ma che, comunque, da 40 anni guida la Libia con il pugno di ferro e che, al mondo, è secondo solo ai Castro’s brothers in quanto a capacità di restare incollato alla “cadrega”. Un protagonismo assoluto, quello del leader libico, assecondato dai principali mass-media nostrani. Di Gheddafi in Italia, a parte la tenda di Villa Panphili, nel resto del mondo quasi nessuno ha scritto né parlato e, anzi, mentre il G8 Sviluppo discuteva di temi decisivi per il futuro del pianeta l’affatto “rivoluzionaria” CNN di Atlanta lo seguiva in diretta, con tanto di intervento integrale di Bob Geldof che da Londra presentava assieme a personaggi irrilevanti quali Bill Gates e Demond Tutu la campagna internazionale contro la povertà “One 2009”. Sullo schermo della CNN, al lato di Geldof, le bandiere di Italia e Francia, i due paesi considerati “vergognosi” in quanto responsabili “per l’80% degli aiuti mancati ai paesi africani”. Finanziamenti promessi ufficialmente nel 2005 al G8 di Gleneagles per combattere la povertà estrema che – a differenza di Usa, Canada e Giappone che li stanno versando e Inghilterra e Germania che stanno addirittura superando la cifra dovuta – l’Italia (“la peggior performance del G8”) e la Francia (“la seconda peggiore”) hanno tranquillamente dimenticato. Bad News

A differenza di Papa Benedetto XVI che proprio su povertà … … e fame nel mondo ha invece incentrato il suo discorso, domenica scorsa, durante l’Angelus. Per fortuna almeno il Santo Padre ha ancora una visibilità mondiale e, per forza di cose, il grido d’allarme di Benedetto XVI è stato ripreso anche dai mass-media nostrani. “La Conferenza dell’Onu sulla crisi economica e finanziaria”, in programma dal 24 al 26 giugno prossimi a New York “deve servire a fare scelte strategiche, talvolta non facili da accettare, che sono necessarie ad assicurare a tutti, nel presente e nel futuro, gli alimenti fondamentali e una vita dignitosa”, ha scandito il Pontefice. Un appello lungo ed accorato che, sicuramente, riflette il contenuto dell’Enciclica sociale sulla crisi “Caritas in veritate” che Benedetto XVI firmerà il prossimo 29 giugno. Pochi giorni prima del G8. Alla Conferenza Onu parteciperà anche Elisabetta Belloni, a capo della Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo (DGCS) e siamo certi che saprà far sentire la sua voce. Domandina facile facile: al G8 che si svolgerà all’Aquila dall’8 al 10 luglio mass-media nostrani e i governi dei “Grandi” (comprese le sinora “vergognose” Francia e Italia) terranno conto delle precise indicazioni del Papa sui principi che devono regolare il mondo dell’economia nei prossimi anni? Siamo sicuri di sì. Wishful thinking


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