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Vorrei poter reggere di nuovo l’ombrello.

di Noria Nalli

Passeggiare sotto la pioggia, riparandomi col mio ombrello preferito. È uno dei piaceri, che la dispettosa sclerosi mi ha rubato. Io amo camminare sotto un cielo piovoso in modo discreto e contenuto,  che rinfresca aria e pensieri. Da quando le mie gambe mi costringono ad usare un sostegno, come le stampelle o il deambulatore, nei giorni di pioggia devo uscire con una giacca impermeabile dotata di cappuccio. Le mani mi servono infatti per tenermi agli ausili e non posso impugnare l’ombrello. Con le stampelle rischierei poi di cadere, se la loro base incontrasse qualcosa di scivoloso. Che dire. Le gocce sul volto e i pensieri romantici dei rainy days sono solo un ricordo. Dovrò consolarmi leggendo La pioggia nel pineto di D’Annunzio o digitare la parola pioggia su YouTube per vedere brani di film o ascoltare gioiellini come Camminando sotto la pioggiadel Trio Lescano, interpretato dalle bravissime Blue Dolls.

http://youtu.be/dp2zos8T46g

 


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