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Sanità & Ricerca

La “strana” vita di uno sclerotico…

di Noria Nalli

Un giorno ero seduta al dehors di un bar.Ho provato ad alzarmi, ma le gambe non rispondevano. Mi sono un po’spaventata, ma ho cercato di non perdermi d’animo.Provando a cambiare posizione per “far rianimare” i miei arti inferiori, mi sono tolta i sandali estivi che indossavo. Magicamente il contatto della pianta dei piedi con l’asfalto ha fatto si che io riuscissi a sollevarmi. Per fortuna era estate! Questa comunque è solo una delle “situazioni curiose” in cui possiamo imbatterci noi sclerotici. Oggi pomeriggio, ad esempio, ho percorso a piedi, col deamblatore, un tratto un pochino più lungo del solito. Il mio corpo ha reagito alla stanchezza in modo particolarissimo. Ad un certo punto, ho sentito che il mio corpo si stava ribellando, come se la schiena non riuscisse più a mantenere la stazione eretta. Morale: ho aperto la porta di casa, curva come una nonnina. In casa la situazione non è migliorata ed ho veramente faticato per raggiungere il letto senza cadere. Potrei fare infiniti esempi di questo genere. La vita di uno sclerotico “non è noiosa”, può essere “movimentata” da una miriade di situazioni diverse. A voi quale “strana storia” è capitata?

https://youtu.be/ZRAr354usf8


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