Comunicazione sociale
A Torino l’impatto è sotto gli occhi di tutti
Da sabato scorso, una campagna di comunicazione per promuovere l’economia sociale e l’eterogeneità del network Torino Social Impact “veste” i tram e i muri della città: «È una call to action per chi ha ancora una visione non unitaria, bensì alternativa dei concetti di business e social. Promuoviamo una nuova idea di economia desiderabile, che possa tenere insieme la crescita e il sociale»
di Redazione
Profit e non profit? Un’unica direzione. È il messaggio al centro della campagna di comunicazione One Vision lanciata nei giorni scorsi da Torino Social Impact, l’ecosistema che unisce 400 tra imprese ed enti pubblici e privati nel nome di un’idea: fare impresa e finanza perseguendo intenzionalmente e congiuntamente obiettivi di redditività economica e di impatto sociale.
«Abbiamo voluto esprimere la nostra visione di impatto e di economia, ossia un’azione sinergica in grado di creare un ponte tra i due mondi a cui ci rivolgiamo», spiegano da Torino Social Impact. «Il messaggio vuole suscitare appartenenza sia nel profit che nel non profit, con una call to action per chi ha ancora una visione non unitaria, bensì alternativa dei concetti di business e social».
Dal 2017, un cluster di competenze
Business, social, one vision è proprio la scritta comparsa nella giornata di sabato sui tram della città. Da sempre attenta alla comunicazione in tutte le sue forme, ora per la prima volta la rete a impatto utilizza un messaggio pubblicitario per indicare una strada verso un nuovo modello economico e per valorizzare il network che rappresenta.
Torino Social Impact da sempre propone una visione alternativa di modello economico per la città e il territorio: dal 2017 svolge un lavoro quotidiano con un impatto e un coinvolgimento della comunità che continua a crescere. A oggi vi aderiscono oltre 400 realtà tra imprese, istituzioni, operatori finanziari e soggetti del Terzo settore. Un cluster di competenze, attività e servizi per rafforzare e promuovere l’ecosistema locale nel quadro dell’Agenda 2030.
Un messaggio sotto gli occhi di tutti
Un occhio alla crescita, un occhio al sociale. È l’immagine scelta da Marco Rubiola, creativo e founder di piazzasanmarco.com (che si è occupato di questi temi in precedenza con Oliviero Toscani, Fabrica e Save The Duck), per trasmettere in modo esteticamente impattante una visione economica nuova e più ampia, non dicotomica: un occhio rivolto alla crescita economica, un occhio rivolto allo sviluppo sociale. La call to action è rivolta soprattutto a chi ancora non ha aderito a questo nuovo modo di fare finanza e impresa.

«Ci siamo ispirati al ritratto di una persona del “domani”», si legge in una nota di Torino Social Impact, «idealmente una potenziale imprenditrice di un un futuro già presente. Un occhio è truccato in chiave più classica, “business”. L’altro evoca la diversità e l’impegno “social”. Entrambe le istanze possono (e dovrebbero) coesistere, come avviene armonicamente in un viso. Il tono è positivo, laterale, libero da toni moralistici o imperativi. L’interprete del messaggio è un nuovo tipo di “bellezza”, che attinge senza timidezza dal mondo della pubblicità e del fashion, al fine di rendere desiderabile una nuova visione dell’economia».

La collaborazione tra ecosistemi territoriali
La campagna sarà diffusa a Torino fino a metà novembre. In parallelo partirà una promozione digital con target Torino, Milano, Bologna, Genova. «Si tratta di città con cui è già avviato un dialogo sui nostri temi, per evidenziare l’importanza di collaborazione tra ecosistemi territoriali e rafforzare il concetto di attrattività di Torino come “uno dei migliori posti al mondo per fare impresa e finanza di impatto”, come recita il nostro slogan dai primi passi di Torino Social Impact».
In apertura, alcuni scatti dei tram cittadini “vestiti” con l’adv One Vision. Le immagini sono di Torino Social Impact
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