Europa

Comitato economico e sociale europeo, eletto presidente l’irlandese Séamus Boland

Il nuovo presidente del Comitato economico e sociale europeo-Cese  si impegna a porre la società civile al centro dell’Europa. In cima alle sue priorità la lotta contro la povertà, fenomeno che Boland si impegna a contrastare, visto che oltre un quinto della popolazione dell'Ue è a rischio di povertà. Ad affiancarlo alla guida del Cese le due nuove vicepresidenti elette Alena Mastantuono (Repubblica Ceca), responsabile per il bilancio, e Marija Hanževački (Croazia), responsabile della comunicazione

di Cristina Barbetta

Eletto nel corso della 600esima riunione plenaria del Comitato economico e sociale europeo-Cese, Séamus Boland, neopresidente del Cese si impegna a porre la società civile al centro dell’Europa. Boland è il 35esimo presidente del Cese e il secondo irlandese a capo dell’organismo Ue che rappresenta da 67 anni, la società civile organizzata.

In cima alle sue priorità  la lotta contro la povertà, che Boland si è impegnato a contrastare visto che oltre un quinto della popolazione dell’Ue è a rischio di povertà e di esclusione sociale. Ad affiancarlo alla guida del Cese le due nuove vicepresidenti elette Alena Mastantuono (Repubblica Ceca), responsabile per il bilancio, e Marija Hanževački (Croazia), responsabile della comunicazione

Il nuovo presidente si impegna a porre la società civile al centro dell’Europa grazie a un programma incentrato sulle persone, che concilia crescita economica e inclusione sociale e garantisce a tutti un’equa possibilità di prosperare. In cima alle sue priorità figura la lotta contro la povertà, obiettivo che intende conseguire offrendo alla società civile opportunità, protezione e gli strumenti necessari affinché l’Europa possa rimanere fedele ai suoi valori democratici e sociali in un contesto in cui lo spazio civico si contrae e aumenta invece l’instabilità politica ed economica.

 Al centro della visione del nuovo presidente figura la lotta contro la povertà, fenomeno che Boland si è impegnato a eliminare visto che oltre un quinto della popolazione dell’Ue è a rischio di povertà e di esclusione sociale e che i livelli di povertà estrema sono in aumento nonostante il progresso economico. Il suo approccio si fonda sulla collaborazione per proteggere e aiutare i più vulnerabili, trovando un equilibrio tra prosperità economica, politiche attive del mercato del lavoro e inclusione sociale.

Séamus Boland, presidente del Comitato economico e sociale europeo-Cese

Séamus Boland è il trentacinquesimo presidente del Comitato economico e sociale europeo (Cese) e il secondo irlandese a capo dell’organo dell’Ue che rappresenta la società civile organizzata da ben 67 anni. Ad affiancarlo alla guida del Cese sono le due nuove vicepresidenti elette Alena Mastantuono (Repubblica Ceca), responsabile per il bilancio, e Marija Hanževački (Croazia), responsabile della comunicazione. Il mandato del nuovo Ufficio di presidenza, presieduto da Boland che succede a Oliver Röpke, avrà una durata di due anni e mezzo e si concluderà a marzo 2028. A seguito della sua nomina Boland ha dichiarato: ≪Alla luce dei tanti elementi di instabilità che l’Europa deve affrontare, è essenziale che l’Ue accolga il cambiamento. Il Cese dovrebbe svolgere un ruolo sostanziale nella definizione di questo cambiamento e nella costruzione di una nuova Europa, che deve essere preparata, resiliente e autonoma. Per questo motivo, nel corso del mio mandato di presidente darò la priorità a un programma di lavoro incentrato sulle persone che ponga la società civile al centro dell’Ue. La mia visione è quella di un’Unione europea delle opportunità, della sicurezza e della resilienza, che possiamo contribuire a realizzare insieme≫.

Boland, che al di fuori del Comitato ricopre la carica di direttore generale di Irish Rural Link, sostiene e promuove da tempo l’inclusione delle comunità rurali e di altri gruppi spesso trascurati, tra cui le minoranze e i giovani. Boland è membro del Comitato economico e sociale europeo dal 2011. Ha ricoperto diversi ruoli all’interno del Comitato, tra cui presidente del gruppo organizzazioni della società civile (2020-2025) e vicepresidente del gruppo organizzazioni della società civile (2018-2020).

La sua politica e i suoi interessi politici comprendono l‘eliminazione della povertà, dell’esclusione sociale, lo sviluppo rurale e l’eliminazione delle disuguaglianze. 

 Il 22 ottobre il Cese ha nominato i suoi nuovi leader nel corso della 600ª sessione plenaria, che segna l’inizio del mandato 2025-2030, con il 36 % dinuovi membri. Il Comitato inizierà questo mandato ringiovanito e con una percentuale più elevata di donne tra i suoi membri, la cui età media è scesa da 59 a 55 anni. Le donne rappresentano ora il 39 % dei membri del Comitato, rispetto al 33 % di cinque anni fa.

Il motto della nuova presidenza èLa società civile al centro dell’Europa” e il programma del Presidente è articolato attorno a tre pilastri fondamentali:
Un’ Unione delle opportunitàaffrontare la povertà, l’esclusione sociale e le sfide poste ai giovani attraverso la giustizia sociale, alloggi a prezzi accessibili e la partecipazione strutturata dei giovani.
Un’Unione della sicurezza – difendere lo spazio civico, la democrazia e la libertà dei media, sostenendo nel contempo la preparazione dell’Ue e la solidarietà con l’Ucraina e altri partner.
Un’Unione della resilienza – promuovere il Green Deal europeo, lo sviluppo rurale sostenibile, la sicurezza alimentare e la resilienza idrica (Blue Deal) per rafforzare il futuro dell’Europa. Il Cese deve fungere da catalizzatore della partecipazione della società civile presentandosi come piattaforma in cui i datori di lavoro, i lavoratori e le organizzazioni possono ascoltare, discutere e definire insieme l’elaborazione delle politiche dell’Ue. ≪Il Comitato≫, ha sottolineato Boland, ≪ha la responsabilità condivisa di dimostrare il valore dell’Ue, lanciare un segnale d’allarme quando necessario e ascoltare attentamente le preoccupazioni dei cittadini e della società civile in tutta Europa≫

La vicepresidente eletta responsabile del bilancio, Alena Mastantuono (Repubblica Ceca ) ha affermato: ≪Dobbiamo far sì che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento non considerino il Cese una semplice casella da barrare nella procedura, bensì un partner indispensabile per elaborare normative dell’Ue più intelligenti ed efficaci sia per le imprese sia per i cittadini. Abbiamo imparato che senza un’economia sana non vi è progresso sociale e senza stabilità sociale i vantaggi economici sono fragili. Ogni decisione che adottiamo in seno al Comitato deve riflettere questo equilibrio essenziale». La nuova vicepresidente responsabile della comunicazione, Marija Hanževački, ha dichiarato:  ≪È un onore e un piacere assumere oggi questa responsabilità all’interno di un’istituzione che si fonda su valori che appoggio e in cui credo fermamente. In un’epoca caratterizzata da un sovraccarico di informazioni, rapidi cambiamenti tecnologici, sfide sociali ed economiche, conflitti armati e fake news, ascoltare la voce dei cittadini è più importante che mai. Visto che rappresentiamo i cittadini che fanno parte degli interlocutori sociali e delle organizzazioni della società civile, dobbiamo comunicare con chiarezza, coerenza e trasparenza per far sì che i loro punti di vista definiscano realmente la nostra missione principale, ossia quella di organo consultivo per le istituzioni dell’Ue».


Il/la Presidente e i/le due vicepresidenti del Comitato sono eletti/e a maggioranza semplice nel corso della sessione costitutiva dell’Assemblea. Sono nominati/e secondo un principio di rotazione da ciascuno dei tre gruppi del Cese (datori di lavoro, lavoratori e organizzazioni della società civile) per un periodo di due anni e mezzo. Questo significa che queste elezioni si svolgono due volte nel corso di ciascun mandato del Cese, all’inizio e a metà mandato. Il/la Presidente è responsabile del regolare svolgimento dell’attività del Comitato, e lo rappresenta nelle relazioni con altre istituzioni e organi. I/le due vicepresidenti, scelti/e fra i membri dei due gruppi ai quali non appartiene il/la presidente, sono responsabili rispettivamente della comunicazione e del bilancio.

Il Cese è composto da 329 membri, provenienti dai 27 Stati dell’Ue, i quali sono designati dai governi del loro Paese e nominati dal Consiglio dell’Unione europea per un periodo di cinque anni. I membri esercitano le loro funzioni in piena indipendenza, nell’interesse di tutti i cittadini dell’Unione. Non sono rappresentanti politici, bensì datori di lavoro, sindacalisti e rappresentanti di varie componenti della società, quali le organizzazioni di agricoltori, le associazioni di consumatori o per la protezione dell’ambiente, l’economia sociale, le Pmi, le libere professioni, le associazioni di tutela delle persone con disabilità o di promozione della parità di genere, il volontariato, i giovani, il mondo accademico ecc.

Il nuovo mandato del Cese – il diciassettesimo dalla sua istituzione nel 1958avrà inizio a ottobre 2025 e si concluderà a settembre 2030.

Foto: il neo presidente con le due nuove vicepresidenti. A sinistra di Séamus Boland Alena Mastantuono (Repubblica Ceca), responsabile per il bilancio, e a destra Marija Hanževački, (Croazia), responsabile della comunicazione. Tutte le foto: Credit Comitato economico e sociale europeo

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