Comitato editoriale Fondazione Avsi

Aprirsi al futuro: migranti e Neet si formano per entrare nel mondo del lavoro in Calabria

Arriva a conclusione iI progetto nato per offrire nuove opportunità di formazione e integrazione nel mondo del lavoro a persone vulnerabili, in particolare giovani Neet e migranti, rispondendo alle loro esigenze specifiche e potenziando la rete di stakeholder locali. A Cosenza il 7 novembre l'evento di chiusura

di Redazione

Villa Rendano, a Cosenza, venerdì 7 novembre (inizio alle 11) ospiterà l’evento di chiusura del progetto “Aprirsi al futuro – Percorsi di integrazione lavorativa e rafforzamento di Ets per favorire comunità forti e accoglienti”, sostenuto da Enel Cuore, la Onlus del gruppo Enel, e realizzato da Fondazione Avsi. Saranno presenti la vicesindaca di Cosenza, Maria Locanto, il direttore della Caritas diocesana, Pino Fabiano, e la referente del progetto di Enel Cuore, Carmelina Grimaldi. I lavori saranno moderati dalla giornalista Rosalba Baldino.

Bondok Ahmed ha 17 anni ed è originario del Cairo (Egitto)

II progetto nasce per offrire nuove opportunità di formazione e integrazione nel mondo del lavoro a persone vulnerabili – in particolare giovani Neet e migranti – rispondendo alle loro esigenze specifiche e potenziando la rete di stakeholder locali. A Cosenza, il progetto ha rafforzato la cooperativa “La Terra” attraverso attività di formazione rivolte agli operatori sociali. A Soverato, grazie al supporto di don Mimmo Madonna, direttore dell’oratorio Don Bosco, alcuni ragazzi hanno trovato un impiego presso bar e ristoranti della città. Ad oggi, 33 ragazzi hanno partecipato a percorsi di formazione, orientamento e tirocini in aziende locali nei settori del turismo, dei servizi alla persona e dell’accoglienza. Parallelamente, 22 operatori del Terzo settore sono stati formati per rafforzare la qualità dei servizi educativi e di integrazione, consolidando una rete locale capace di accompagnare giovani e migranti nei loro percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

Il 19enne Isaac Abdul Saheed, originario di El Minya (Egitto)

Grazie ai percorsi lavorativi intrapresi, molti ragazzi hanno iniziato a progettare la propria carriera e il proprio futuro: alcuni vogliono diventare chef, atleti o insegnanti e sognano di costruire una famiglia. «Ho attraversato la Tunisia e poi il Mediterraneo, arrivando a Lampedusa», racconta Mohamed Gaye, originario del Gambia, uno dei partecipanti al progetto. «Durante quel viaggio ho conosciuto Bakary: con lui condivido ancora oggi il percorso, lavoriamo insieme al bar di Soverato. Anche se la mia famiglia è lontana, qui sto costruendo una nuova vita».

Soverato: i gambiani Mohamed Gaye, Etienne Kourouma e Bakary Sanneh

Credits: foto Stefano Schirato per Fondazione Avsi

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.