Il bello del 5 per mille
Così il 5 per mille si trasforma in un atelier d’arte per 60 persone con disabilità
«Con Articà vogliamo accompagnare ogni persona a esprimersi nella sua interezza», spiega Maria Chiara Giorgi, responsabile delle arti per Anffas Trentino. Anfass è una delle 67 organizzazioni del Terzo settore che con VITA hanno promosso la campagna "5 per mille, ma per davvero" per chiedere l'eliminazione del tetto di spesa per uno strumento di sussidiarietà fiscale a cui aderiscono 18 milioni di italiani
Intorno a noi vediamo tanti bisogni: vorremmo che le cose fossero diverse, ma ci sembra di non poter fare nulla. Con il 5 per mille, invece, ciascuno di noi può fare la differenza, esattamente là dove riteniamo che il nostro aiuto serva di più e per la causa che ci fa battere il cuore. Con il 5 per mille, centinaia di migliaia di persone possono trovare un sostegno se sono in difficoltà, una nuova cura se sono malate, delle proposte educative o di svago. Il 5 per mille finanzia la tutela dell’ambiente, difende e promuove i diritti dei più fragili, accompagna lo sviluppo, promuove la cultura, dà più forza al welfare. Dal 2006 a oggi, più di 8,7 miliardi di euro grazie al 5 per mille sono andati esattamente dove i cittadini hanno voluto indirizzarli: in queste settimane stiamo offrendo ai lettori un racconto a puntate di come sono stati utilizzati. Le storie che trovate in questa serie accompagnano la mobilitazione della campagna “5 per mille, ma per davvero” che chiede la cancellazione del tetto al 5 per mille e sono la dimostrazione più chiara di quanto sia miope non aumentare il tetto.
L’arte come scoperta di nuovi orizzonti. Questo è Articà: l’atelier d’arte che Anffas Trentino ha avviato nel 2009 anche grazie ai fondi del 5 per mille. «Con Articà vogliamo accompagnare ogni persona a esprimersi nella sua interezza», spiega Maria Chiara Giorgi, responsabile delle arti per Anffas Trentino. «Ogni percorso nasce dall’osservazione delle abilità e delle potenzialità di ciascuno e ha come obiettivo la scoperta di ciò che di più autentico e profondo ognuno porta dentro di sé».
Un luogo speciale dove, ogni settimana, circa 60 persone con disabilità — affiancate dai loro operatori e guidate dalla maestra d’arte Nadia Ongaro — si incontrano per dare forma al proprio mondo interiore attraverso pittura, disegno e altre forme creative. Ad Articà le emozioni trovano voce, la creatività diventa strumento per armonizzare mente e corpo, facilitando i processi cognitivi e relazionali. Negli anni il progetto da Trento si è esteso nei servizi Anffas di Arco, Tione e Borgo Valsugana.

Questo contenuto è tratto dal numero di VITA magazine “5 per mille, ma per davvero” ed è stato eccezionalmente reso disponibile a tutti e tutte, se apprezzate il nostro impegno, se volete supportarci e sostenere la campagna, abbonatevi a VITA. Trovate sulla pagina dedicata tutti gli aggiornamenti sulla mobilitazione.
Credit foto: Ufficio stampa ANFFAS Trentino
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