Anniversari
Csi: 80 anni di sport e passione, senza invecchiare mai
Il Centro sportivo italiano, la più antica associazione polisportiva italiana che non ha mai smesso di educare attraverso lo sport, ha festeggiato il traguardo con una giornata celebrativa a Roma. Il presidente Vittorio Bosio: «Il Csi ha compiuto 80 anni, senza invecchiare mai. Questo anniversario è di tutti coloro che hanno dedicato la loro vita a un'idea appassionata di sport, capace di aggregare, educare ed accogliere»
Crescere restando giovani. Con questo fil rouge si è svolta la giornata di celebrazioni dell’ottantesimo anniversario del Centro sportivo italiano – Csi. All’Auditorium Conciliazione di Roma sono stati ripercorsi gli otto decenni, con uno sguardo al futuro. A seguire, da piazza Pia, migliaia di persone hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, che si è concluso con la Santa Messa del Monsignor Nunzio Galantino.
«Non è questo un semplice traguardo», ha detto Vittorio Bosio, presidente nazionale del Csi, davanti ad una platea di migliaia di tesserati arancioblu. «Ma una immensa responsabilità, specie per me che dal 2016 ho l’onore e l’onere di condurre questo ente di promozione sportiva, di ispirazione cristiana, dopo averlo vissuto dal di dentro per oltre 40 anni. Questo anniversario è di chi c’è, ma anche di chi c’è stato: allenatori, tecnici, dirigenti, arbitri, sacerdoti, volontari, atleti. È di tutti quei “benefattori”, coloro che hanno dedicato la loro vita a un’idea appassionata di sport, capace di aggregare, educare ed accogliere».

«Nel ringraziare tutti quelli che hanno reso grande il Csi, tenendone alta la bandiera, posso dire apertamente che il Csi ha compiuto 80 anni, senza invecchiare mai», ha proseguito Bosio. «Grazie soprattutto a quel contagioso entusiasmo giovanile dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze ed alla freschezza di quegli inestinguibili valori, sempre vivi e validi nella crescita sportiva dei futuri nostri cittadini».
Abodi: «50 milioni di euro investiti negli oratori»
«C’è una comunità sterminata di umanità che ha percorso questi 80 anni, ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi. «Lo sport rappresenta una speranza e delle opportunità quotidiane. Il nostro impegno non è soltanto per uno sport migliore, ma per una società migliore, più giusta e più umana». Il ministro Abodi ha concluso il suo intervento con un annuncio: «Abbiamo fatto un accordo con la Conferenza episcopale italiana – Cei, riguarda un investimento di 50 milioni di euro negli oratori».
Il connubio con il Comitato paralimpico
«Il Csi è un mattone importantissimo dello sport italiano», ha affermato Luciano Buonfiglio, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano – Coni. «Delle volte dobbiamo avere il coraggio di “fare spogliatoio”: tutti gli enti di promozione, tutte le associazioni dovrebbero fare ancora più sistema». «Il Centro sportivo italiano porta avanti un lavoro importante, attraverso il connubio straordinario con il Comitato paralimpico», ha detto Marco Giunio De Sanctis, presidente del Comitato italiano paralimpico – Cip. «Bisogna fare squadra per fare in modo che il Csi diventi ancora più paralimpico di quello che già è».

Esprimere il meglio di se stessi, a prescindere dal risultato
«Il risultato nello sport è arrivare alla fine di ogni partita esprimendo il meglio di se stessi. È importante che si continui a lavorare in senso educativo, ad essere inclusivi», ha detto il presidente di Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano. «In questo tempo è difficile fare comunità, ricostruire una rete di alleanze che partono dai territori che vivono una situazione di marginalità. L’esercizio sportivo può permettere a tutti di competere. Lo sguardo della fede permette di dire che ognuno di noi è importante, indipendentemente dal risultato».

Sport come strumento di inclusione sociale
«Con la nostra fondazione vogliamo sostenere, su tutto il territorio nazionale, progetti e iniziative culturali e sportive per migliorare il benessere delle comunità, dedicandosi soprattutto a progetti in favore dei giovani che si trovano in particolari condizioni di fragilità», ha detto Maria Cristina Alfieri, segretario generale e direttrice Fondazione Conad. «Abbiamo sentito subito un’affinità valoriale molto forte con il Centro sportivo italiano. Abbiamo promosso Tuttingioco, in collaborazione con il Csi, abbiamo organizzato un torneo degli oratori, coinvolgendone 50 in 20 città: 9mila bambini sono stati coinvolti in attività sportive, di questi 2mila gratuitamente. Vogliamo usare lo sport come modello educativo e sociale, è uno strumento di inclusione sociale importante».
Foto ufficio stampa Csi (in apertura, campionati studenteschi pallavolo Csi, Brescia 1946), video dell’autrice
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it