Comitato tecnico sanitario
Dove sono i palliativisti? Le nomine del ministero tagliano fuori la comunità delle cure palliative
Rinnovata la sezione cure palliative e terapia del dolore del CTS. Ma chi sono i 14 membri? Per lo più terapisti del dolore. Di nuovo, non ci sono i rappresentanti della comunità delle cure palliative, la Società Italiana di Cure Palliative e la Federazione Cure Palliative. Le reazioni di rammarico e chi sono i nominati
Nella Sezione cure palliative e terapia del dolore del Comitato tecnico sanitario, di recente rinnovo da parte del ministero della Salute, non ci sono nè i rappresentanti della Società italiana di cure palliative – Sicp nè quelli della Federazione Cure Palliative – Fcp. La sezione, che opera per l’attuazione dei principi contenuti nella legge 15 marzo 2010, n. 38 e nata per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, è stata nominata dal ministero e resterà in carica per tre anni dal momento dell’insediamento. A scorrere la lista delle figure nominate, però, salta all’occhio che qualcosa non torna.
La Società Italiana di Cure Palliative è la società scientifica nazionale di riferimento dei professionisti del settore, un network multidisciplinare di professionisti sanitari e socio-sanitari occupati nelle cure palliative. La Federazione cure palliative è la rete delle organizzazioni del Terzo settore: realtà che, nelle cure palliative, da sole erogano oltre il 60% dei Lea.
«Nomine inspiegabili e incomprensibili» per Tania Piccione, presidente di Fcp, che ricorda come la comunità delle cure palliative Sicp e Fcp abbia più volte in passato denunciato la mancata rappresentanza delle cure palliative. «Sono seguite interlocuzioni e incontri con il ministero, nei quali ci siamo messi a disposizione per dare il nostro contributo concreto e fattivo. Poi, evidentemente, sono state fatte scelte diverse».
Le conseguenze della mancata presenza di esperti del dolore ricadranno anche sui cittadini: «Pensiamo a come la mancanza di competenze specifiche all’interno del Cts inciderà su tutte le attività che dovranno essere fatte per realizzare le reti di cure palliative in Italia. Per questo le nomine hanno lasciato tutti sorpresi». Questo è quindi un momento di «grande rammarico per l’esclusione degli unici due enti che in Italia rappresentano le cure palliative. Ragioneremo su cosa fare».
«Rammarico» per una situazione non nuova [l’assenza c’èra anche nel mandato precedente], già segnalata e che si sperava venisse risolta, viene anche dal presidente di Sicp, Gianpaolo Fortini: «L’esclusione delle due istituzioni maggiormente rappresentative del mondo delle cure palliative è un dato di fatto. Non se ne capiscono le logiche. In un momento in cui tutti fanno riferimento alle cure palliative, all’atto pratico all’interno della Sezione non vediamo nomi e volti noti delle cure palliative».
L’esclusione delle istituzioni che in questo momento raccolgono il più alto numero di professionisti che lavorano in questo ambito significa rinunciare a competenze anche di tipo organizzativo. Infatti le cure palliative sono un modello di medicina del territorio, le sue reti hanno saputo resistere anche durante i momenti più difficili della pandemia, supportando il sistema, e hanno precorso dal punto di vista organizzativo e gestionale il DM 77 sulla territorialità. Prova ne è che «a livello regionale, dove la programmazione sanitaria e sociosanitaria è attiva in ambito di cure palliative, Sicp e Fcp ci sono sempre, la concertazione è presente» continua Fortini, che evidenzia questa differenza «tra il livello nazionale, dove il ministero ha fatto le sue scelte e quello regionale e locale, dove Sicp e Fcp siedono a tutti i tavoli».
E ora? Fuori dalla Sezione ma non fuori dai giochi. «Le nomine sono state fatte. Non è stata tenuta in considerazione la nostra disponibilità in quella forma» conclude Fortini. «Noi comunque ci siamo. Eravamo, siamo e saremo a disposizione».
Chi sono i nominati?
Chi sono i nominati? Li abbiamo cercati per voi (qui l’elenco pubblicato, senza affiliazioni o curricula)
- Dottor Ugo Tozzi, medico rianimatore della Asl Salerno, in servizio presso l’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, ex portavoce provinciale di Fratelli d’Italia
- Dottoressa Teresa Giuliani, direttrice della terapia antalgica della Asl Salerno, in servizio presso Presidio Ospedaliero “San Luca” di Vallo della Lucania
- Professore Massimo Antonelli, direttore della Unità operativa complessa Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica del Gemelli
- Professoressa Silvia Natoli, associata del dipartimento di scienze clinico-chirurgiche, diagnostiche e pediatriche e responsabile dell’Area Culturale Dolore e Cure Palliative di Siaarti
- Dottor Andrea Domenico Maria Manazza, oncologo palliativista in servizio presso l’Unità Operativa di Cure Palliative Uocp, sede di Chivasso, membro del Comitato nazionale per la bioetica, tra gli autori del libro Eutanasia le ragioni del no
- Professor Mattia Consalvo, direttore di una scuola di specializzazione in cure palliative, anestesista Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Medico Chirurgiche, Università di Roma La Sapienza
- Professor Luca Padua, associato di Medicina fisica e riabilitativa direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuroriabilitazione ad Alta Intensità il Dipartimento di Scienze dell’Invecchiamento, Neurologiche, Ortopediche e della Testa-Collo della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS
- Mariadonata Bellentani, Direttore generale Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute
- Serena Battilomo, Direttrice “Sistema informativo sanitario nazionale” presso ministero della Salute
- Dottoressa Silvia Nadia Lavinia Ceniti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza
- Dottor Paolo Maurizio Soave, responsabile del Centro Antiveleni del Policlinico Gemelli e Vice Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato del Vaticano
- Professor Antonino Giarratano già presidente Siaarti e direttore del Dipartimento di Emergenza del Policlinico di Palermo
- Dottoressa Angela Di Ciaula, anestesista al Policlinico di Bari
- Professor Marco Mercieri, della Sapienza e responsabile unità di terapia del dolore dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea
Foto di Istock
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