Impatto oltre i numeri
Dynamo Camp: «Le persone che vorrei vedere nel mondo»
Le storie e le voci di chi ha intercettato la Fondazione Dynamo Camp nell’ultimo anno sono state al centro dell’open day che si è svolto a Limestre il 4 e il 5 ottobre. Un momento di restituzione per un progetto che in 19 anni ha raggiunto 85mila beneficiari con i programmi di terapia ricreativa Dynamo dedicati a bambini con patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo e condizioni di disabilità e alle loro famiglie
Che cosa ti ha lasciato Dynamo? Fiducia, relazioni, il desiderio di provare nuove esperienze, l’uscita dall’isolamento. Le storie di chi ha vissuto un periodo più o meno lungo al camp di Limestre in provincia di Pistoia hanno illuminato nel fine settimana appena trascorso la due giorni di porte aperte che ogni anno la Fondazione Dynamo dedica a interlocutori istituzionali, donatori, staff, volontari e giornalisti, al pubblico e alla comunità.

«Dynamo è catalizzatore di relazioni, in poco tempo si riesce a instaurare legami positivi», ha detto un papà. «Una risorsa importantissima per le famiglie che vivono la disabilità», ha aggiunto una mamma. E ancora: «Dynamo Camp è popolata dalle persone che vorrei vedere nel mondo, vorrei un Dynamo World». Sono oltre 85mila i beneficiari che in 19 anni di progetto hanno goduto gratuitamente dei programmi di terapia ricreativa Dynamo dedicati a bambini con patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo e condizioni di disabilità e alle loro famiglie.
Arte, sport e sorrisi
Il 5 ottobre chi ha partecipato all’evento ha potuto provare le attività, tutte accessibili e inclusive (dall’arrampicata al tiro con l’arco al circo), ma anche visitare la Dynamo Art Gallery, suggestivo spazio espositivo del progetto Dynamo Art Factory con la collezione di Fondazione Arte Dynamo che comprende le opere create da bambini e genitori con artisti del panorama contemporaneo e opere donate da artisti affermati.

In particolare, nel 2025 gli ospiti del camp si sono messi in gioco con Virginia Zanetti, Marta Spagnoli, Veronica Bisesti, Davide Sgambaro, Veronica Gaido, Guerrilla Spam, Parasite 2.0, David Reimondo, Matteo Nasini, Giulio Locatelli, Giuseppe Veneziano, Velasco Vitali. L’open day è stato anche l’occasione per assistere alla proiezione dei cortometraggi realizzati da bambini e ragazzi con registi professionisti nell’ambito del progetto Dynamo Studios, e visitare l’Archivio Emozioni Dynamo.
Generosità, concretezza, autenticità e bellezza
Generosità, che determina la raccolta fondi. Concretezza, ovvero l’essere aperti a cogliere e comprendere i bisogni di bambini e famiglie e sviluppare programmi coerenti con i bisogni. Autenticità, l’attitudine delle persone che lavorano per il camp, staff e volontari, a essere sempre disponibili, con il sorriso e con passione. Bellezza come valore che crea emozione. Sono i pilastri di Dynamo Camp nel racconto del fondatore Enzo Manes e della ceo Serena Porcari.
L’impatto
Nel 2025 la Fondazione Dynamo ha raggiunto 6.161 beneficiari, tra bambini e famiglie ospitati al Dynamo Camp (2.438) e bambini e famiglie ospitati nei Dynamo City Camp, a Milano (694), Genova, Firenze, Napoli e altri programmi sul territorio italiano (3.029). 75 sono le patologie accolte grazie a un network di 100 ospedali e 86 associazioni di patologia, 1.738 volontari, 389 persone di staff di cui 77 dipendenti, 69 medici e infermieri e 243 staff stagionali. La community nel suo complesso conta 286.827 persone.

Dal 2007, sono 85.153 bambini e famiglie che hanno goduto dei programmi di terapia ricreativa Dynamo al Dynamo Camp e sul territorio, oltre 14mila i volontari e oltre 220mila i donatori. La raccolta fondi previsionale sul 2025 è pari a 13 milioni lordi, dalle seguenti fonti: corporate (47%), individui (33%), associazioni e fondazioni (15%), settore pubblico (5%).
Per quanto riguarda la sostenibilità economica, oltre al sostegno di aziende e fondazioni, con ottica di partnership, Dynamo ha l’obiettivo di accrescere il committment dei donatori individuali, con l’attivazione di donazione continuativa, attraverso l’adesione alla campagna soci. Una direttrice di crescita importante per il futuro, inoltre, esce dal Camp ed è la formazione dei caregiver attraverso il consolidamento della Caring School, nell’ambito delle attività di sviluppo di Dynamo Camp, attraverso la competenza di Dynamo Academy, con l’obiettivo di preparare una generazione di caregiver che possano prendersi cura degli altri secondo il metodo Dynamo.

Il gruppo
Sono sette oggi le imprese con finalità sociale che costituiscono il mondo Dynamo, con l’obiettivo di contribuire al bene comune, attive negli ambiti di cura (Dynamo Camp), formazione (Dynamo Academy), conservazione della natura (Oasi Dynamo), arte (Fondazione Arte Dynamo), comunità (Fondazione Comunità Dynamo), imprenditoria con finalità sociale (Dynamo The Good Company) e la neonata RiDyamo. Tutte insieme generano un valore economico e sociale totale pari a 21 milioni di euro (previsione 2025).
Le fotografie sono di Dynamo Camp. In apertura, un’opera partecipata realizzata con David Reimondo
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