Regioni al voto

Elezioni in Toscana: abolizione dell’Irap e amministrazione condivisa. L’appello del Terzo settore ai candidati

Una richiesta ai candidati alla presidenza della Regione e al Consiglio regionale attraverso il documento “Per una Toscana di diritti, solidarietà e partecipazione democratica”, in vista del voto del 12 e 13 ottobre prossimi. «Non vogliamo più essere uno strumento accessorio, utile solo quando ce n’è necessità», sottolinea il portavoce del Forum, Gianluca Mengozzi

di Redazione

Il Forum toscano del Terzo settore si rivolge ai candidati alla presidenza della Regione e al Consiglio regionale, presentando il documento “Per una Toscana di diritti, solidarietà e partecipazione democratica” in vista del voto del 12 e 13 ottobre prossimi (nella foto, il governatore uscente Eugenio Giani). E lo fa con una richiesta molto precisa: «Una Toscana che riduca le disuguaglianze, investa in coesione e non in propaganda, che riconosca nel Terzo settore un alleato politico e sociale, non un semplice esecutore di servizi». Il testo, articolato in proposte concrete, chiede un impegno chiaro su alcuni temi centrali: l’attuazione effettiva della co-programmazione e co-progettazione con le istituzioni, la tutela dell’autonomia delle associazioni, l’abolizione dell’Irap per gli enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore – Runts, il rafforzamento della sanità pubblica e del servizio civile regionale, la difesa del diritto alla casa e la valorizzazione dei circoli come presidi culturali e sociali.

«Abbiamo voluto porre una domanda netta alla politica», spiega il portavoce del Forum, Gianluca Mengozzi. “Siete disposti a costruire con noi un modello di sviluppo che tenga insieme solidarietà, lavoro e diritti? O continuerete a considerare il Terzo settore come uno strumento accessorio, utile solo quando ce n’è necessità?” Questa è la differenza tra chi vuole governare una comunità e progettare il suo futuro, e chi vuole semplicemente amministrare l’esistente vivacchiando».

Il Forum toscano del Terzo settore è la più ampia rete di organizzazioni sociali della regione, con oltre 7.700 realtà aderenti tra volontariato, promozione sociale e cooperazione. È riconosciuto dal ministero del Lavoro come soggetto rappresentativo dell’intero comparto e riunisce al proprio interno Acli, Arci, Auser, Legambiente, Misericordie, Anpas, Croce Rossa, Confcooperative/Federsolidarietà, Legacoop, Uisp, Caritas Toscana e molte altre sigle che ogni giorno garantiscono servizi, accoglienza, educazione, cultura e cittadinanza attiva.

«Siamo la parte viva della Toscana», aggiunge Mengozzi. «Ogni giorno, nelle strade e nei quartieri, rendiamo concreta la Costituzione. Ma serve una politica che sappia ascoltare, non solo ringraziare. Il Terzo settore non chiede privilegi: chiede che la solidarietà torni a essere una scelta di governo. La nostra presa di posizione arriva in una fase cruciale per la Toscana, segnata da diseguaglianze crescenti, crisi economiche e un progressivo impoverimento del tessuto sociale. Per questo, il nostro documento rappresenta non un elenco di rivendicazioni, ma una proposta di visione: una Toscana che sappia coniugare sviluppo e giustizia sociale, che investa nella prossimità, nella partecipazione e nella democrazia sostanziale. Senza un Terzo settore forte, la Toscana perderebbe la sua identità più profonda: quella di una terra solidale, capace di resistere alle crisi e di immaginare futuro».

Credit foto Regione Toscana: l’attuale governatore e candidato del centrosinistra Eugenio Giani

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