Donatori & beneficiari
Filantropi in azione, Giuseppe, Mayla e la ricerca sul cancro
Con una borsa di studio che porta il nome di sua moglie, Giuseppe Sansolini dal 2023 sostiene la ricercatrice Mayla Bertagna, impegnata al Centro di ricerca della Fondazione Tettamanti di Monza nello studio della pre-leucemia infantile. «Vincere questa borsa di studio mi ha dato la possibilità di continuare la mia ricerca. Giuseppe, con la sua donazione, è stato il punto di svolta». E lui, grazie ad Airc, ha capito «che, oltre ad aiutare la ricerca, avrei fatto del bene a più persone, perché avessero un futuro»
di Alessio Nisi
Nel numero di ottobre dedicato ai filantropi, VITA magazine, disponibile qui, ha voluto raccontare alcuni protagonisti di questo vasto movimento che investe o eroga in Italia almeno 2 miliardi di euro ogni anno. Filantropi in azione è invece un percorso che vuole raccontare i progetti realizzati grazie al loro impegno personale e delle fondazioni che guidano.
Alla giovane ricercatrice Mayla Bertagna si illumina il viso quando parla di Giuseppe Sensolini. «Che valore ha per me il sostegno del signor Giuseppe? Infinito. Potrebbe sembrare un’esagerazione ma vincere
questa borsa di studio mi ha dato la possibilità di continuare la mia ricerca. Forse ci sarei riuscita comunque, ma lui, con la sua donazione, è stato il punto di svolta, anche per la mia carriera professionale», racconta.
Il signor Giuseppe sorride, forse è un po’ in imbarazzo, è un uomo riservato che in questa donazione ha creduto fermamente, «perché», interviene, «mia moglie avrebbe fatto la stessa cosa, avrebbe condiviso questa decisione». Ed è
proprio a sua moglie Maura che è intitolata la borsa di studio che dal 2023 sostiene Mayla Bertagna.

L’emozione di un incontro che guarda al futuro
Monza, Centro di ricerca della Fondazione Tettamanti. Qui si studiano le
leucemie infantili e qui lavora Mayla Bertagna ed è qui che Giuseppe, interessato a quello che si fa in laboratorio e dell’ambiente di lavoro, la incontra per fare un punto sul come procede la ricerca. «Anche quest’anno», dice, «la visita mi ha entusiasmato, era già accaduto lo scorso anno ma è successo di nuovo».
La dottoressa Bertagna, aggiunge «è fantastica e lo dico con convinzione. E poi ho trovato un ambiente che, per quel poco che si può intuire durante una visita, mi ha fatto una buona impressione: ci sono tanti giovani e incontrarli mi offre una prospettiva sul futuro».
Anche Mayla Bertagna attendeva con emozione l’appuntamento annuale con
Giuseppe, consapevole di cosa rappresenti per lui questo sostegno. «È una bella sensazione, mi fa piacere perché questo sostegno per me è una cosa molto importante, non fatta così tanto per fare».
Giuseppe e Maura
Giuseppe Sensolini è genovese, è in pensione da diversi anni e trascorre molto tempo nell’entroterra ligure: ha un orto e un giardino a cui si dedica, lavorare all’aria aperta lo rilassa ed è felice di farlo ancora in totale autonomia nonostante il passare degli anni.
Con la moglie Maura, Giuseppe ha condiviso vita, lavoro (avevano un negozio di alimentari e gastronomia) e passioni. «Eravamo legati in modo particolare, facevamo tutto insieme e anche gli hobby con il tempo sono diventati simili. Lei ebbe dei problemi di salute: oggi sarebbe diverso perché in questi anni di passi avanti ne sono stati fatti e le cure sono migliorate», ricorda.

Contribuire al progresso, sostenere una ricercatrice
Sfogliando Fondamentale, pubblicazione di Fondazione per la Ricerca sul Cancro – Airc di informazione in campo oncologico, ebbe modo di leggere dell’iniziativa «di contribuire al progresso sostenendo una giovane ricercatrice o un giovane ricercatore. Mi dava l’idea», precisa, «che, oltre ad aiutare la ricerca, avrei fatto del bene a più persone, perché avessero un futuro. Avevo chiesto ad Airc di sostenere preferibilmente una borsa di studio dedicata ai tumori pediatrici e il destino ha voluto che venisse assegnata alla dottoressa Bertagna che studia le leucemie infantili».
I meccanismi che portano alla leucemia infantile
Mayla Bertagna si è laureata in biotecnologie mediche nel 2017 all’Università degli studi di Milano Bicocca e nel 2019. Dopo un periodo di lavoro all’estero, ha intrapreso il programma di dottorato in medicina molecolare e traslazionale presso la Fondazione Tettamanti.
La sua ricerca si concentra sulla leucemia linfoblastica acuta infantile e nello specifico sulla pre-leucemia, la fase che precede la leucemia vera e propria: «Studio i meccanismi molecolari che portano allo sviluppo della malattia: riuscire a bloccarli o a controllarli potrebbe in futuro permettere di prevenire la leucemia».
«A spingermi in questa direzione sono stati i racconti di mio fratello maggiore, quando era infermiere in un reparto di ematologia: è stata questa sua testimonianza sulle difficoltà che ancora permangono nelle cure, nonostante i grandi progressi, ad appassionarmi».
Più vicino al mondo della ricerca e della donazione
Investigare questi meccanismi è importante specialmente per le ricadute, dato che la cellula pre-leucemica spesso persiste anche dopo il trattamento ed è la principale causa di recidiva. «Alla fine di questo progetto spero di poter dire qualcosa di più sulla pre-leucemia», afferma decisa.
«Lo spero anch’io», aggiunge Giuseppe. «Che ci siano dei progressi è importante per la dottoressa Bertagna e per il senso di questa donazione. Donazione che, col senno di poi, dopo questi incontri che mi permettono di avvicinarmi al mondo della ricerca, penso che rifarei anche se non avessi questo ricordo di mia moglie».
Seconda tappa di una serie dedicata ai progetti sostenuti dai filantropi. Le altre storie puoi leggerle qui
In apertura e nel testo foto di Claudio Bonoldi 2024 per Fondazione Airc per la ricerca sul cancro
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