Periferiacapitale
Filantropia, se il Renoir va all’asta per il Corviale
Nella capitale è stata inaugurata la prima asta d’arte a sostegno del programma comunitario “periferiacapitale”. Trentasei opere, eredità della Fondazione Charlemagne, il cui ricavato sarà destinato al sostegno di progetti di rigenerazione urbana e partecipazione. In esposizione anche le fotografie della mostra “Giovani, il respiro di Roma”. Stefania Mancini, presidente della Fondazione Charlemagne: «I giovani sono il capitale delle periferie. Quest’iniziativa rappresenta un ulteriore tassello a sostegno di una filantropia che decide di ascoltare i territori e, con essi, di collaborare per condividere una visione di lungo periodo che dia spazio a una città più solidale e meno fragile»
Un’asta per contrastare esclusione sociale e marginalità a Roma. È stata inaugurata presso la Casa d’Aste Arcadia della capitale dalla Fondazione Charlemagne: 36 opere di maestri dell’Ottocento e Novecento che verranno battuti all’asta il 21 ottobre per finanziare progetti di riqualificazione urbana. Con il patrocinio del comune di Roma, si tratta della prima asta d’arte a sostegno di “periferiacapitale”: il ricavato delle opere, eredità della fondazione, sarà destinato al sostegno di progetti di rigenerazione urbana e partecipazione all’interno del programma comunitario.
Da Renoir a Soutine, da Bonnard a Picasso
Tra le opere di maestri dell’Ottocento e Novecento, nel catalogo dell’asta, figurano due meravigliosi quadri di Pierre Auguste Renoir, Jeune femme au corsage rouge et au chapeu jeune e Tête de femme. E poi opere di Soutine, Utrillo, Bonnard, Boudin, Ernst, Picasso e Hokusai: un’eredità che diventa strumento di solidarietà per sostenere chi, nei quartieri più fragili della capitale, costruisce quotidianamente comunità e partecipazione.

Sostegno di una filantropia che decide di ascoltare i territori
«Roma è una città complessa e i contesti periferici sono spesso narrati in modo riduttivo», dice Stefania Mancini, presidente di Fondazione Charlemagne, «dando poco spazio all’ostinazione, al coraggio e alla creatività delle comunità che ci vivono e che rispondono alle sfide di creare comunità. L’asta che la fondazione organizza rappresenta un ulteriore tassello a sostegno di una filantropia che decide di ascoltare i territori e con essi di collaborare per condividere una visione di lungo periodo che dia spazio a una città più solidale e meno fragile».

La mostra fotografica
La mostra “Giovani, il respiro di Roma”, inaugurata contestualmente all’asta, nasce dalla volontà della Fondazione Charlemagne di raccontare per immagini il potenziale generativo dei territori in una città complessa e stratificata come Roma: il terriccio sabbioso di un campo da calcio tra i grandi palazzi di cemento di Pietralata, i graffiti sul tetto di un parcheggio dietro la Stazione Tuscolana, la piccola chiesa in legno costruita tra le casette alla foce del fiume Tevere, le rovine di un mausoleo romano a ridosso della Prenestina, i campi da basket alle porte dello storico quartiere di San Lorenzo. Lo sguardo del fotografo Francesco Cabras attraversa cinque realtà radicate nelle periferie romane e restituisce l’immagine di una metropoli che, dal basso, rinnova ogni giorno la volontà di trasformarsi oltre stereotipi e luoghi comuni.

A disposizione dei bisogni
«All’inaugurazione dell’asta sono state apprezzate sia le opere, sia le fotografie delle periferie. La grande partecipazione ci porta a colloquiare, coinvolgere e sensibilizzare persone che non sono del Terzo settore, ma che hanno una gran voglia di mettere in gioco il loro lavoro in favore di aree e settori fragili», racconta Stefania Mancini. «Essendo la nostra una fondazione privata, abbiamo perseverato nell’idea di solidarietà che ci hanno dato i nostri fondatori: quello di andare oltre qualsiasi schema logico e di metterci a disposizione, fino in fondo, dei bisogni. Questo ci ha convinto quando abbiamo ricevuto le opere d’arte, che compongono un insieme di quadri di grande prestigio. Ad esempio, c’è un quadro di Chaïm Soutine che non era esposto pubblicamente da 40 anni. Quando queste opere ci sono state donate abbiamo deciso di avere un “booster” finanziario per i nostri progetti (presenti e futuri) in periferia», prosegue Mancini.
«All’evento inaugurale ha partecipato anche il presidente della Commissione parlamentare Periferie, Alessandro Battilocchio, che ha confermato l’intenzione di capire come portare il nostro programma in periferie remote, quelle che sono fuori dalle grandi città, per esempio in alcune campagne italiane, in zone abbandonate».
Giovani: capitale delle periferie
«È bello tornare alla bellezza attraverso i quadri e gli scatti fotografici molto dignitosi sui volti dei giovani. Noi ci chiamiamo “periferiacapitale”, sono i giovani a essere il capitale delle periferie». La presidente Mancini spiega che la Fondazione Charlemagne è entrata in una nuova fase, «che è quella di estendere non tanto la parola “impatto” nelle periferie, ma di fare una consistenza anche programmatica dei filoni che stiamo affrontando. L’ottica del servizio è il nostro driver principale».

Affiancamento per oltre cento realtà
Il programma comunitario “periferiacapitale” si dedica alla città di Roma e alle sue comunità, ascoltandole e valorizzandole. Il suo obiettivo è rendere i territori più inclusivi e solidali, accompagnando le energie sociali presenti e radicate nei quartieri della città: in cinque anni ha affiancato oltre cento realtà territoriali presenti in tutti i municipi di Roma, impegnate nella promozione di partecipazione attiva, mutualismo e giustizia sociale.

Le opere all’asta e la mostra fotografica sono visibili al pubblico in un’esposizione presso la sede di Arcadia fino a domenica 19 ottobre, dalle ore 10 alle 19, e lunedì 20 ottobre, dalle 10 alle 13.30: Casa d’Aste Arcadia, Corso Vittorio Emanuele II, 18 Roma. Orari asta: tornata unica, 21 ottobre ore 18.30.
Foto ufficio stampa Fondazione Charlemagne (le foto dell’inaugurazione dell’asta sono di Simona Iannucci, quelle che fanno parte della mostra fotografica sono di Francesco Cabras)
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