Azioni a impatto
Inclusiva e sostenibile, a Torino la nuova casa dell’innovazione digitale
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino - Crt sostiene con un investimento di 15 milioni di euro la Digital revolution house del Politecnico di Torino. Con questo progetto, spiega la presidente della Fondazione, Anna Maria Poggi, «vogliamo rafforzare la vocazione di Torino come laboratorio dell’innovazione e dell’inclusione, valorizzando le competenze e le capacità di tutta la comunità scientifica e produttiva»
di Alessio Nisi
A Torino un nuovo hub per la ricerca e la formazione dedicato all’intelligenza artificiale e all’innovazione digitale. Uno spazio flessibile e tecnologicamente avanzato, pensato per ospitare attività didattiche innovative, laboratori e ambienti di ricerca interdisciplinare, favorendo sperimentazione, trasferimento tecnologico, co-progettazione e collaborazione tra partner accademici e industriali. È la Digital revolution house del Politecnico di Torino: valore complessivo dell’impegno, più di 40 milioni di euro.
Un progetto reso possibile grazie alla visione e all’investimento di 15 milioni di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino – Crt.
Un’alleanza strategica di cui fa parte, oltre a Fondazione Crt e Politecnico di Torino, anche l’Istituto italiano di intelligenza artificiale – Ai4i e che è ispirata al modello di ricerca e innovazione già sperimentato con le Ogr Torino.
Torino, laboratorio di innovazione e inclusione
«Questo progetto», spiega la Presidente della Fondazione Crt, Anna Maria Poggi, «segna un nuovo traguardo per la città di Torino, che si conferma capitale dell’innovazione a livello nazionale e internazionale. La Fondazione Crt mette da sempre a disposizione le proprie risorse per costruire un ecosistema dell’innovazione solido e competitivo, fatto di capitale umano, di infrastrutture e di ricerca avanzata».
Al centro la comunità scientifica e produttiva. Con la Digital revolution house, chiarisce, «vogliamo rafforzare la vocazione di Torino come laboratorio dell’innovazione e dell’inclusione, valorizzando le competenze e le capacità di tutta la comunità scientifica e produttiva. Lo facciamo in partnership con il Politecnico e con l’Istituto italiano di intelligenza artificiale, due attori di eccellenza, nella convinzione che solo unendo competenze e visioni possiamo generare sviluppo sostenibile, attrarre talenti da tutto il mondo e creare opportunità concrete per il futuro del nostro territorio e dell’intero Paese».

Nell’ecosistema dell’innovazione di Torino
La Digital revolution house darà nuovo impulso alla rigenerazione urbana della zona Spina 2 di Torino, andando a inserirsi nell’ecosistema dell’innovazione torinese situato nel perimetro allargato della Cittadella politecnica che comprende l’area delle Ogr, Energy center, Fondazione Links, Learning center e sede storica dell’ateneo.
Il progetto Digital revolution house
Il progetto Digital revolution house è nato da un processo strutturato di ascolto e pianificazione, promosso dall’Ateneo nell’ambito del Piano strategico 2024-2030, attraverso workshop e confronti con stakeholder accademici, istituzionali e industriali.
È emersa così l’urgenza di disporre di spazi dedicati alla formazione e alla ricerca nei settori dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale, oggi prioritari per la competitività del territorio, in cui studenti, ricercatori e imprese possano collaborare in sinergia.
Un hub di ricerca sulle frontiere del digitale
«Il progetto della Digital revolution house», specifica il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati, «intende sviluppare all’interno della Cittadella politecnica un grande polo di innovazione su tutte le nuove frontiere del digitale, con particolare riferimento alla connessione con il Centro nazionale sull’intelligenza artificiale, ora ospitato alle Ogr»
Attraverso l’accordo con Fondazione Crt, precisa ancora, «andremo a caratterizzare due piani del centro per lo sviluppo delle nuove attività dell’Istituto Ai4i, che diventa quindi ancora più parte dell’ecosistema della Cittadella Politecnica. L’obiettivo è creare un luogo fisico di grande attrattività a livello internazionale, che da un lato consenta agli studenti di avere un luogo di applicazione dei loro saperi e dall’altro attiri ricercatori e ricercatrici internazionali per costituire sempre di più una comunità dedicata alle nuove frontiere della transizione digitale, un polo di eccellenza al centro di Torino».

Cinque piani
L’edificio si articolerà su cinque livelli fuori terra e uno interrato. Il cantiere, già in corso, sta ultimando le parti strutturali dell’edificio. Al piano terreno troverà posto la Casa dei team, con laboratori e officine dedicate alla ricerca sperimentale condotta dai team studenteschi Polito.
L’ai e il legame con il mondo industriale e con la ricerca internazionale. Il primo piano ospiterà attività di formazione e confronto con aule modulari (da 16 a 40 postazioni) per lezioni frontali, workshop e attività di gruppo, mentre i livelli superiori saranno destinati ad attività di ricerca applicata e sviluppate in collaborazione con partner di eccellenza pubblici, come l’Istituto italiano di intelligenza artificiale, e privati.
La presenza di Ai4i, in particolare, rafforza il legame con il mondo industriale e con la ricerca internazionale, garantendo alla Drh un ruolo di primo piano nello sviluppo di applicazioni avanzate di Intelligenza Artificiale.
Sostenibilità ambientale. La struttura comprenderà inoltre spazi comuni (tra cui atrio, aree eventi e incontri, sala ristoro) e risponderà ai criteri di sostenibilità ambientale. Sarà infatti realizzata secondo il Protocollo Itaca, che valuta non solo consumi ed efficienza energetica, ma anche impatti ambientali e sulla salute delle persone.
L’obiettivo è costruire un edificio innovativo ad alta prestazione energetica, con ridotto consumo di acqua e materiali a basso impatto, garantendo al tempo stesso elevati standard di comfort.
La missione. La Digital Revolution House si propone come un polo in cui convivono transizione digitale, sostenibilità, interdisciplinarità e valorizzazione delle competenze, un motore di sviluppo e competitività capace di attrarre talenti, investimenti e collaborazioni internazionali.
In apertura il render della Digital revolution house. Nel testo immagini dalla presentazione del progetto. Foto da Ufficio stampa Fondazione Crt
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