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Chiesa: il vescovo di Genova contro Baget Bozzo per posizioni su guerra

L'arcivescovo Tarcisio Bertone, in un'intervista critica duramente la ''guerra preventiva'' contro l'Iraq e richiama Gianni Baget Bozzo, il sacerdote-consigliere di Berlusconi

di Redazione

L’arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone, in un’intervista al Settimanale Cattolico, critica duramente la ”guerra preventiva” contro l’Iraq e richiama Gianni Baget Bozzo, il sacerdote-consigliere di Silvio Berlusconi, stigmatizzando i suoi eccessi ”in alcune sue prese di posizione durante dibattiti televisivi o in interviste giornalistiche”. L’arcivescovo – rende noto l’arcidiocesi di Genova – rivolge un invito a don Gianni affinche’ riveda seriamente le sue posizioni e condivida pienamente gli alti ideali evangelici proposti dal Papa Giovanni Paolo II. Monsignor Bertone, che recentemente era intervenuto anche per contestare don Andrea Gallo, prete di strada e di sinistra, rivolge queste osservazioni al prete genovese vicino al centrodestra affermando come ”certo protagonismo nei mezzi di comunicazione sociale sia stato deleterio” nel dibattito sulla guerra. Bertone parla della guerra in Iraq e della grande mobilitazione plenaria per la pace promossa dal Papa e dalle Chiese e dalle comunita’ cristiane, e si rammarica che, malgrado tale rilevante impegno, i risultati sembrino estremamente deludenti poiche’ ”la guerra e’ scoppiata, dando l’impressione di obbedire ad un determinismo cieco, anzi, ad una decisione gia’ preventivamente programmata da parte di coscienze umane che non hanno inteso lasciarsi illuminare”. Nella lunga intervista al settimanale, che sara’ in edicola domani, l’arcivescovo critica aspramente la dottrina della guerra preventiva e soprattutto dichiara: ”Non si puo’ ammettere che decisioni vitali sulla sicurezza globale che toccano la vita delle popolazioni di tutti i continenti siano prese in modo unilaterale dai leaders di pochi Paesi industrializzati al di fuori del controllo dell’Onu, in dispregio dell’obbligo di creare un piu’ vasto consenso attraverso i legittimi processi democratici”. Monsignor Bertone ritiene in particolare che ”certo protagonismo nei mezzi di comunicazione sociale sia stato deleterio e che purtroppo un sacerdote come don Gianni Baget Bozzo abbia ecceduto in alcune sue prese di posizione durante dibattiti televisivi o in interviste giornalistiche”.


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