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Genova: No global in piazza in occasione del processo

Dibattiti giuridici, testimonianze in piazza e anche in udienza per l'ultimo week end del mese

di Redazione

In vista della prima udienza del processo a carico di 26 noglobal accusati di devastazione e saccheggio per i fatti del G8, il movimento antiglobalizzazione si prepara a tornare a Genova. Per l’ultimo weekend del mese, i comitati ‘Verità e giustizia per Genova’ e quello di ‘Piazza Carlo Giuliani’ hanno organizzato dibattiti e iniziative varie anche per lanciare la lettera appello ai presidenti di Camera e Senato che chiede la discussione in Parlamento di progetti di legge legati ai fatti del luglio 2001. Per il 2 marzo, invece, giorno dell’udienza, la proposta (ancora da definire) è di fare di Genova una “tappa importante” di una delle carovane per la pace che già da fine febbraio si metteranno in movimento, dal nord e dal sud della penisola, per arrivare a Roma il 20 marzo, giorno della manifestazione nazionale contro la guerra. Certo, i numeri non saranno quelli di Genova 2001. Ma il movimento sarà rappresentato in tutte le sue frange. Il 28 febbraio, alla Sala Rossa di Palazzo Tursi, interverranno Vittorio Agnoletto, portavoce del ‘fu’ Genoa Social Forum, ora nel comitato internazionale Forum Sociale Mondiale, il presidente dell’Arci Tom Benetollo, Giuliano Giuliani, padre di Carlo ucciso in piazza Alimonda, i parlamentari Tana De Zulueta (Ulivo), Francesco Martone (Verdi), Graziella Mascia (Prc), il segretario della Fiom Gianni Rinaldini, don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge di Firenze. Oggetto del dibattito sarà la petizione “Mai più come al G8”, che chiede la discussione in Parlamento di progetti di legge sull’introduzione del reato di tortura; l’adozione di targhette di riconoscimento su caschi e divise degli agenti in servizio d’ordine pubblico; la formazione a tecniche e principi della nonviolenza per gli appartenenti alle forze dell’ordine; messa albando dei gas nocivi (CS) usati contro i manifestanti; commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti di Napoli (scontri del 17 marzo 2001 nelle manifestazioni contro il Global Forum) e Genova (G8 luglio 2001). La raccolta di firme è stata avviata già da alcuni mesi e si concluderà in coincidenza con il terzo anniversario dei fatti di Genova. Per il pomeriggio del 28 febbraio l’appuntamento è in piazza De Ferrari. I due comitati nati in seguito ai fatti del G8 annunciano una “azione di informazione e denuncia per strada”. Alcuni dei partecipanti indosseranno dei cartelli con la descrizione delle violenze subite dai 93 manifestanti che si trovavano nella scuola Diaz al momento dell’irruzione delle forze dell’ordine, nella notte tra il 21 e il 22 luglio. I cartelli parleranno anche delle violenze nella caserma di Bolzaneto e in piazza. Il tutto verrà raccontato in un’assemblea aperta. A seguire: monologo teatrale di Riccardo Lestini “Con il tuo sasso”. La giornata del 29 febbraio sarà dedicata ad un convegno giuridico alla Sala Cambiaso dal titolo “Pena minima otto anni” sul reato di devastazione e saccheggio. Interverranno gli avvocati Riccardo Passeggi, Emanuele Tambuscio, poi Carlo Gubitosa e la madre di Carlo Giuliani, Haidi. La giornata del 2 marzo non è stata ancora definita nei dettagli, ma già da ora si profilano almeno due fronti di mobilitazione. Uno in piazza: la proposta dei comitati ‘Verità e giustizia’ e ‘Piazza Carlo Giuliani’ è di organizzare per i ‘luoghi del G8’ (piazza Alimonda, la scuola Diaz, piazza De Ferrari) il passaggio della carovana della pace che, facendo tappa di diversi comuni, arriverà a Roma per la manifestazione per la pace del 20 marzo. L’altro fronte sarà al palazzo di giustizia, nell’aula dove si celebrerà la prima udienza del processo ai ‘black bloc’ del G8. La difesa ha preparato una lista di testi che deporranno in udienza. Lo stesso ha fatto l’accusa, mentre il comune di Genova si è costituito parte civile con le proteste del Prc che potrebbe uscire dalla giunta. In aula, per la difesa, prenderanno la parola attivisti del movimento, come il portavoce dei Disobbedienti del nord-est Luca Casarini, ma anche parlamentari e i cineasti che con le loro troupe ripresero le giornate di Genova.


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