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Dax: sentenza rinviata al 14 maggio

Il giovane del centro sociale Orso era stato accoltellato a morte in via Brioschi a Milano la sera tra il 16 e il 17 marzo dell'anno scorso

di Redazione

E’ stata rinviata al 14 maggio la sentenza per l’omicidio di Davide Cesare, noto come Dax, il giovane del centro sociale Orso accoltellato a morte in via Brioschi a Milano la sera tra il 16 e il 17 marzo dell’anno scorso. Il rinvio e’ stato deciso al termine dell’udienza di oggi, nella quale hanno parlato i difensori dei due imputati, dal gup Cesare Tacconi, davanti al quale si sta celebrando il processo con rito abbreviato nei confronti di Federico Morbi, accusato di omicidio volontario e tentato omicidio, e del padre Giorgio Morbi, accusato di tentato omicidio. Per Federico Morbi il pm Nicola Di Plotti aveva chiesto 18 anni di reclusione e per il padre ne aveva chiesti 5. Il giudice ha rimandato la decisione avendo chiesto di acquisire agli atti l’intero fascicolo processuale di Mattia Morbi, fratello di Federico, accusato di omicidio per il quale il tribunale dei minori tempo fa ha disposto la messa alla prova da trascorrere in una comunita’. Il gup in precedenza aveva gia’ acquisito agli atti l’interrogatorio del minorenne. La nuova richiesta di documentazione e’ stata ritenuta necessaria per appurare se corrisponde al vero se la sera del delitto Mattia avesse ricevuto un pugno da Dax. Pugno che avrebbe indotto Federico a intervenire nella rissa finita poi in tragedia. Secondo i legali di parte civile Mattia non ricevette alcun pugno in quanto il medico legale del carcere minorile Beccaria, quando il minorenne venne arrestato, non avrebbe rilevato alcun segno sul suo volto. Oggi intanto hanno concluso le loro arringhe le difese. Il legale di Federico Morbi, Marco Rezzonico, ha chiesto al giudice che vengano concesse le attenuanti generiche nella loro massima estensione e di tener conto tra l’altro dell’aggressione di cui i tre Morbi sono stati vittima, della paura che i due ragazzi avevano quando quella sera erano in strada non solo perche’ Federico era stato aggredito qualche giorno prima ma anche perche’ i giovani del centro sociale sarebbero stati armati con tirapugni e catene. Il difensore di Giorgio Morbi, Daniela Dawan, ha invece chiesto l’assoluzione perche’ il fatto non sussiste in quanto Giorgio Morbi sarebbe intervenuto nella rissa in un momento successivo all’accoltellamento e ”si e’ limitato a tenere fermo Antonino Alesi, l’altro giovane accoltellato, e a dargli uno schiaffo”.


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