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Sostenibilità sociale e ambientale

Kyoto, l’appello del Wwf ai giovani: riduce i gas del 30%

Il protocollo salva clima entra in vigore il 16 febbraio prossimo

di Stefano Arduini

I Governi Europei prendano una decisione coraggiosa e stabiliscano un nuovo target di riduzione di almeno il 30% delle emissioni di gas serra entro il 2020. L’appello e’ del Wwf che apre cosi’ la settimana di Kyoto in vista dell’entrata in vigore definitiva del Protocollo salva-clima, il 16 febbraio prossimo. E dall’associazione un monito alla Ue: ”Troppo bassi i costi per affrontare una delle maggiori minacce per l’umanita”’. ”L’industria italiana – ha affermato Mariagrazia Midulla, responsabile delle campagne internazionali del Wwf Italia, entrando nel merito del nostro Paese – sta pagando la scelta del Governo di comportarsi, con arroganza e miopia, come se il protocollo di Kyoto non dovesse mai entrare in vigore, in omaggio alle posizioni americane e come se l’Italia non facesse parte dell’Europa”. ”Adesso qualcuno cerca di dare la colpa all’Unione Europea, ma chi ha seguito la vicenda sa benissimo che i pesanti rilievi europei all’impostazione italiana del Piano di Assegnazione delle quote di Emissioni (Nap) sono stati immediati e tempestivi – afferma in una nota Midulla – il Governo, e in particolare i ministeri delle Attivit? Produttive e dell’Ambiente non ne hanno tenuto conto, e oggi siamo nell’ incertezza piu’ totale”. ”Kyoto – ha aggiunto – e’ una grande opportunita’ per iniziare da subito lo sviluppo del futuro: ci auguriamo che le imprese colgano questa occasione, e che il Governo assuma quel ruolo di indirizzo lungimirante delle scelte complessive che dovrebbe essere proprio della politica”. E, in merito alla strategia Ue contro i cambiamenti climatici: ”Una perdita del prodotto interno lordo (Pil) tra lo 0.5 e il 1.5% in 20 anni e’ davvero un prezzo molto basso per affrontare una delle maggiori minacce nella storia dell’umanita’. Combattere i mutamenti climatici avra’ un impatto marginale sulla crescita economica, se si pensa che il Pil europeo si prevede crescera’ del 50% per il 2025”.


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