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Lilliput, candidiamo Beppe Grillo a Wto

La provocazione arriva a ridosso delle elezioni del prossimo direttore generale dell'organizzazione

di Gabriella Meroni

“Candidiamo Beppe Grillo alla carica di direttore generale della Wto: la nostra alternativa all’ultraliberista Pascal Lamy”. A lanciare la provocazione e’ Tradewatch, l’Osservatorio sul commercio internazionale promosso da Campagna Riforma Banca Mondiale, Crocevia, Fondazione Culturale Responsabilita’ Etica, Gruppo d’Appoggio al Movimento contadino dell’Africa occidentale, Mani Tese, Rete Lilliput e Roba dell’Altro mondo fair trade, Arci e Legambiente. Il 26 e 27 maggio i rappresentanti dei 146 paesi membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto in inglese) si riuniranno nella sede di Ginevra – ricorda Tradewatch – per nominare il prossimo Direttore generale dell’organizzazione maggiormente responsabile della svendita al mercato dei servizi pubblici essenziali, della liberalizzazione e privatizzazione dell’acqua, della trasformazione dell’agricoltura e del cibo da diritto umano in merce. Tradewatch ha individuato il candidato ideale: “Alla guida della Wto vogliamo una persona in grado di trasformarla nell’organizzazione mondiale dell’ambiente, dei diritti sociali e del commercio giusto, fissando regole vincolanti che subordinino il libero mercato alla qualita’, alla difesa dell’ambiente e degli interessi delle comunita’ locali, alla promozione di uno sviluppo sostenibile con un riguardo particolare ai paesi poveri, liberato dall’ossessione di proteggere gli interessi e i profitti di poche multinazionali”. E dopo la nomina di Paul Wolfowitz a capo della Banca mondiale, istituzione che dovrebbe aiutare i poveri del pianeta, “sembra ormai deciso che alla guida della Wto debba andare Pascal Lamy, l’ex commissario europeo al Commercio, il principale responsabile del fallimento dei negoziati al vertice ministeriale del Wto che si e’ tenuto a Cancun nel settembre 2003. Fallimento dovuto alla testardaggine dell’Ue, che non ha voluto ascoltare le richieste dei paesi del Sud del mondo”. Invece “nel corso degli anni – osserva Tradewatch – Beppe Grillo ha ampiamente dimostrato la propria attenzione e competenza riguardo all’ambiente, ai problemi economici e finanziari, alle innovazioni in economia, alle politiche di consumo critico. In un club di ossessionati dal libero commercio – conclude Tradewatch – c’e’ bisogno di un comico per tornare ad essere seri e guardare lontano per proteggere l’ambiente ed i diritti fondamentali di tutti sull’unico pianeta che abbiamo”.


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