Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Quel movimento offeso dalla bandana

Un disagio diffusissimo sull’avventura “burlesca” e dannosa della presenza dei no global alle primarie dell’Unione

di Riccardo Bonacina

Abbiamo atteso invano fino al giorno delle primarie del centrosinistra, una voce, magari flebile, magari isolata che indicasse nella vicenda dei ?senza volto? qualcosa che ci riguarda tutti. Qualcuno o qualcosa, all?interno del movimento, che si interrogasse o si esprimesse su un passamontagna arcobaleno candidato premier. Abbiamo partecipato alle occupazioni delle università e dei centri sociali negli anni 90. Abbiamo lavorato pazientemente in quelle associazioni che hanno contribuito a costruire l?humus culturale di Seattle. Eravamo nelle strade di Genova, di Ginevra, di Praga e nelle assemblee dei movimenti sociali a Porto Alegre, a Parigi, a Londra. Abbiamo manifestato e agito concretamente contro le barbarie delle guerre in Serbia, Afghanistan, Iraq. Siamo piccoli pezzi di quella moltitudine che, costruendo Genova, è arrivata ben più lontano: far irrompere, sulla scena, un nuovo attore sociale e politico che, dal confronto delle differenze, ha tratto una forza inaspettata. Un movimento che voleva esser capace, in nome di un comune progetto di trasformazione sociale, di fare proprie e rivendicare azioni e modalità profondamente diverse tra loro. Una prassi fondata sulla responsabilità collettiva. Che ne è oggi di tutto questo? Forse siamo noi che ci siamo svegliati dal letargo, in una autunnale mattina di sole, a causa del brusio di una ?collettiva esercitazione democratica?. Forse immersi in un sonno profondo abbiamo mancato le riflessioni sul significato delle primarie per il movimento. O forse le riflessioni non ci sono mai state e ci stordisce l?assordante silenzio di fronte alla partecipazione schizofrenica alle primarie dell?Unione, dell?uomo senza volto e gentile signora. Anche riuscendo a mettere da parte il desiderio di scavare una buca e seppellirsi vivi di fronte ai siparietti televisivi e di piazza dell?espediente disobbediente, resta il dato oggettivo: quel copricapo, quei colori, quel linguaggio sono patrimonio collettivo, fanno parte della nostra storia comune, e sono simboli che in qualche modo ci identificano all?esterno. La candidatura Panzino detta Senza Volto non è quindi una questione ?privata? di una componente politica, ma doveva riguardare tutti. E tutti dovremmo interrogarci ed esprimerci su quanto questa avventura burlesca abbia fatto male al cosiddetto ?movimento dei movimenti? che forse non c?è più. Pezzi di moltitudine, email Contravvengo, per una volta, alla regola di non pubblicare lettere anonime, sia per l?interesse oggettivo di questa lettera, sia perché è a suo modo firmata. Essa esprime un disagio vero e diffusissimo sull?avventura ?burlesca? e dannosa della presenza dei no global alle primarie dell?Unione. Siamo d?accordo.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA