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Sostenibilità sociale e ambientale

Un decalogo per la politica

A un anno dall’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, avvenuta il 16 febbraio 2005, l’Italia è in netto ritardo nella sua attuazione.

di Redazione

A un anno dall?entrata in vigore del protocollo di Kyoto, avvenuta il 16 febbraio 2005, l?Italia è in netto ritardo nella sua attuazione. Il nostro paese ha superato del 12% i livelli di emissioni nazionali di gas serra rispetto al 1990, invece di ridurle. Le organizzazioni che hanno promosso e sottoscritto il Patto per Kyoto, una piattaforma di azioni concrete per l?attuazione del Protocollo in Italia, hanno rivolto un appello alle liste che si presenteranno alle prossime elezioni politiche perché dichiarino esplicitamente il proprio impegno in tal senso. Le associazioni chiedono una politica orientata su quattro direttrici a forte potenziale di riduzione dei gas climalteranti: il miglioramento dell?efficienza energetica negli usi civili ed industriali (incentivi, campagne di informazione, legislazione e regimi fiscali ad hoc, certificazione energetica degli edifici), lo sviluppo delle fonti rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, eolico), la qualificazione energetica dell?edilizia e mobilità e trasporti sostenibili (l?Italia ha il più alto numero di auto per abitante in Europa).


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