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Famiglia & Minori

Così la nuova legge tutelerà i minori

Riguarda anche i quasi 600mila minori stranieri che soggiornano in Italia il disegno di legge delega sull’immigrazione presentato dai ministri Amato e Ferrero...

di Sara De Carli

Riguarda anche i quasi 600mila minori stranieri che soggiornano in Italia il disegno di legge delega sull?immigrazione presentato dai ministri Amato e Ferrero, e approvato martedì 24 aprile dal Consiglio dei ministri. Una situazione, quella minorile, estremamente delicata sulla quale pesa la spada di Damocle della maggiore età: attualmente, infatti, al compimento dei 18 anni questi ragazzi si ritrovano sprovvisti di alcun titolo per restare nel nostro Paese. Per la Bossi-Fini sono semplicemente dei clandestini da rispedire a casa, anche se nel Paese d?origine non hanno mai vissuto o quasi.

Su questo fronte il disegno Amato-Ferrero punta a «favorire l?inserimento civile e sociale dei minori stranieri» e prevede un permesso di soggiorno per motivi familiari al neo 18enne a carico di uno o di entrambi i genitori se regolari e tenuto conto del loro reddito.

Se a compiere 18 anni è un minore non accompagnato, è prevista la conversione del suo permesso in «altre tipologie di permesso, compresa quella per accesso al lavoro».

Devono però essere soddisfatte due condizioni: che abbia partecipato a progetti di accoglienza e tutela gestiti da enti o associazioni pubbliche o private; che il Consiglio territoriale dell?immigrazione presso la Prefettura dia parere positivo sulla sua integrazione. Nel caso questi requisiti non sussistano, il ragazzo dovrà lasciare l?Italia, accedendo alle procedure di rimpatrio volontario introdotte da Amato e Ferrero.

Fra le altre misure in favore dei minori, l?istituzione presso il ministero della Solidarietà sociale di un Fondo nazionale di accoglienza e tutela a favore dei minori stranieri non accompagnati, per il finanziamento, anche parziale, dei progetti di accoglienza e tutela per i minori.

«Con questo fondo», aveva annunciato a Vita Paolo Ferrero, «che sarà gestito dal ministero in relazione con Regioni e Comuni, pensiamo di realizzare specifici programmi di inserimento per i minori non accompagnati – alcune migliaia – che altrimenti potrebbero diventare facili prede della delinquenza».


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