Welfare & Lavoro

MILANO. Penati a Maroni: no a case popolari ai rom

Il presidente della provincia: «Contrario a corsie preferenziali»

di Redazione

«Sono fermamente contrario a delle corsie preferenziali per assegnare case ai rom. Bisogna rispettare la regole e le graduatorie, sarebbe diseducativo anche nei confronti di aspetta una assegnazione, non bisogna penalizzare chi, italiano o di altra nazionalità, rispetta le regole». Così il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati esprime la sua contrarietà all’ipotesi di creare una corsia preferenziale per l’assegnazione di case e lavoro ai rom che accettino di rispettare un patto di legalita’ con le istituzioni.

Penati ha scritto oggi una lettera al ministro delli”Interno Roberto Maroni per sollecitare l’attenzione del ministro su questa vicenda. «I giornali hanno scritto di un accordo tra il sindaco Moratti e il prefetto Lombardi che prevederebbe anche l’uso di 10 milioni di euro che invece sono stati stanziati per la messa in sicurezza dei campi nomadi e delle aree dismesse. Tutto ciò contraddice -aggiunge Penati- i fondamenti dello Stato di diritto che prevede di sanzionare chi viola la legge e non di premiare chi la rispetta». Penati critica il Prefetto di Milano, che è anche commissario per l’emergenza dei campi nomadi, che «ha scelto di fare un accordo separato con il sindaco senza coinvolgere l’area metropolitana. Non si capisce perché un disoccupato o uno sfrattato che aspetta la casa avendone diritto debba vedere assegnata un abitazione ad un altro secondo una corsia preferenziale. Le graduatorie non devono escludere i rom che abbiano i requisiti, ma gli altri non devono essere penalizzati». Penati, infine, ha spiegato che nelle case della Provincia in via Varanini a Milano non ci sono famiglie rom, ma sono asssegnate alla Casa della Carità e stanno partendo i previsti progetti a favore dell’infanzia.


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